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Samuele Dalla Bona, ex calciatore di Chelsea e Napoli, ha rilasciato delle dichiarazioni a IlBiancoNero.com, parlando della stagione della Juventus. Ecco le sue parole sulla guida tecnica e sull’addio di Paulo Dybala: “Io avrei tenuto Pirlo. Allegri è tanta roba ma secondo me si è sconfessato Allegri scegliendo prima Sarri, poi Pirlo, poi ha ripreso Allegri. Avrei tenuto Andrea, ha comunque vinto due coppe e ha ottenuto la qualificazione alla Champions. Dybala mi è sempre piaciuto e sinceramente non riesco a capire quali siano le motivazioni che hanno spinto la Juve a prendere questa decisione. Ha 28 anni e avrebbe pututo continuare ancora il ciclo in bianconero. Non so se nel calcio di oggi si possa parlare di tradiment. Accadeva anche negli anni 80, mi viene in mente l’esempio di Leonardo che è stato sia all’Inter che al Milan. Non saprei dirti se si tratta di tradimento, di sicuro se Dybala sta bene l’Inter acquisterebbe un fenomeno”.
Su Koulibay, in uscita dal Napoli, e su Donnarumma, vecchio pallino della dirigenza bianconera: “Non so quali siano i problemi tra Koulibaly e De Laurentiis, ma è un grande giocatore. Fossi la Juve però non lo prenderei e punterei su altri profili. Donnarumma mi piace ma secondo me ha una testa un po’ calda. Io avrei fatto giocare Buffon fino alla morte, ha un carisma e una leadership che fanno ancora la differenza”.
Su Pogba, Di Maria e sul calciatore più forte mai affrontato in carriera: “Sono sicuramente due top player. Per puntare alla Champions, oltre ad avere un po’ di fortuna devi avere anche molta qualità. Se non hai qualità e giocatori forti poi ti capita di uscire con squadre come il Villarreal. La Juve ha bisogno di almeno 4 giocatori di spessore per tornare ad essere veramente forte. Potrei dirne mille. Ho giocato con Lampard, ho sfidato Gerrard, ma il più forte che ho visto è sicuramente Paolo Maldini”.