D'Agostino: "Juve, sono contento per i giovani, ma squadra disorganizzata"

D’Agostino: “Juve, sono contento per i giovani, ma squadra disorganizzata”

Notizie Juve, le parole di D'Agostino.
Gaetano D'Agostino, ex centrocampista, ha analizzato la rosa della Juventus, parlando di Miretti, Rovella e Manuel Locatelli.

Gaetano D’Agostino, ex centrocampista, ha rilasciato delle dichiarazioni a Juventusnews24, toccando diversi temi. Ecco le sue parole: “Io dall’allenatore ho solamente da imparare, sono uno a cui piace vedere le partite ma credo che ogni mister abbia bisogno di determinati interpreti per esercitare il proprio gioco e vedere i tre centrocampisti come contro la Sampdoria non è positivo. Caputo era in marcatura su Locatelli e là McKennie o Rabiot dovevano dare manforte alla manovra, cosa che non hanno fatto. Le caratteristiche non si adattano alle idee del tecnico. Io non lo giudico, vero che una squadra si costruisce attorno alle idee, ma i calciatori devono metterci del loro. C’è tanta disorganizzazione nelle giocate, ho visto Kostic si volenteroso ma mettere a segno cross senza criterio. O anche Cuadrado che voleva fare tutto da solo non mi ha convinto. Se ti chiami Juve non puoi improvvisare”.

Su Locatelli: “E’ un giocatore monopasso, che ha un passo solo, un ritmo solo e quando viene marcato a uomo fa fatica. Paredes lo abbiamo visto sempre al PSG che si distruibuiva i compiti con Verratti che è altrettanto tecnico. Bisogna sempre vedere chi si affianca a Paredes. Ad esempio io di Rabiot non ho capito le caratteristiche. Quando un giocatore lo usi in diversi ruoli o fa bene o è perchè non sai dove metterlo. Se il francese mi fa 6/7 gol a campionato è uno da inserimento, ma se non li fa penso sia di contenimento. Io non vedo nulla di tutto questo. Parlando di McKennie lui è uno da inserimento, ma deve fare solo quello. Ha una discreta tecnica, vederlo che si allarga non è secondo me nelle sue caratteristiche. L’amalgama del centrocampo si basa sul fatto che i componenti si completano l’un l’altro. Questo attualmente alla Juve non c’è”.

Su Miretti e Rovella: “Sono contento perché sono due ragazzi molto giovani che hanno portato vivacità, ma anche personalità perché vogliono mettersi in mostra e hanno creato tanto. Nei 70 minuti prima però non ho visto un tiro in porta dei centrocampisti. Se Rovella fa la differenza rispetto a quelli che ci sono, se si vede qualcosa in più, complimenti a lui ma il problema è più grande. Rovella deve dimostrare tanto, ha buona esperienza in base all’età e vederlo con quella personalità mi fa pensare che debba giocare assolutamente. Ha quella strafottenza, ti dà quel piglio che manca al centrocampo della Juve”.

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