[fncvideo id=667420 autoplay=true]
Patrick Cutrone, ex attaccante di Milan e Fiorentina, ha concesso un’intervista ai microfoni di Sportweek. Argomento principale delle sue parole è stato l’ex compagno Manuel Locatelli, che sta stupendo tutti con le sue prestazioni all’Europeo, che lo hanno portato nel mirino della Juve e di altri top club:
“Mai avuto dubbi su di lui. L’ho sempre saputo che sarebbe arrivato a questi livelli. E allo stesso modo so che non si accontenterà, ora è pronto a volare. Rapporto profondo? Sì, come fratelli. Avevamo 11 anni quando ci siamo conosciuti al Milan, a 17 vivevamo insieme in convitto. A quei tempi vedevo più lui della mia famiglia. Siamo cresciuti insieme e insieme siamo arrivati in prima squadra. È una delle persone più importanti della mia vita. La nostra amicizia? Arrivava dall’Atalanta, rivale storica del Milan a livello giovanile. All’inizio noi compagni lo guardavamo quasi come un nemico. Sai, stiamo parlando di bambini, e tra bambini la rivalità è un fatto istintivo, di pancia. Insomma, non ci fu subito simpatia. Poi facemmo un torneo in Portogallo, ci misero in camera insieme e lì nacque tutto.
Caratteri? Ci somigliamo sotto vari aspetti, compreso il fatto che è un po’ permaloso: come me, soffre la battuta. A volte non ci si parlava per tutto il giorno. E non puoi toccargli i capelli: ci tiene moltissimo. Ma è gentile, disponibile, ti dà tanto. Sul campo? Ci si difendeva a vicenda. Ricordo i gol segnati grazie ai suoi assist. Per esempio, nei playoff di Europa League del 2017, contro lo Shkendijia: un lancio dei suoi da centrocampo, e io che infilo il portiere. Abbracciandoci, ci emozionammo. Lo stesso, poi, in Under 21 contro la Slovenia. Segreti? Nulla. Sono uno che parla in faccia e noi due sappiamo tante cose uno dell’altro che ci teniamo per noi. Non ci sono segreti. Posso ripetergli: ti voglio bene”.