Maurizio Crosetti, giornalista, ha commentato su La Repubblica la vittoria dell’Italia di ieri sull’Austria: “(…) Gli azzurri si sono modellati alla distanza sul calco di problemi che parevano insolubili, e con una certezza: Mancini non ha soltanto un formidabile centrocampo, ne ha due, e almeno tre ali. Che il play sia doppio oppure singolo, gli incursori e i martellatori possiedono classe e corsa. Senza dimenticare il numero da circo di Chiesa, che nella Juve sta giocando così da un anno, quasi meglio di Cristiano Ronaldo: senza quell’invenzione nella palude (stop, destro, sinistro) forse ci saremmo impantanati. Invece la qualità paga, anche se non era scontato (…)”.
A proposito di Juventus ieri ha parlato Federico Chiesa al termine del match contro l’Austria: “L’Austria ha giocato bene, devo far loro i complimenti. Il gol è arrivato, abbiamo meritato di passare e ci prendiamo adesso questo quarto di finale. In questa squadra ci sono 26 titolari, chi è entrato ha dimostrato di essere pronto e di voler dare una mano alla squadra. Il gol? Sono stato bravo a restare calmo, in queste situazioni vuoi sfondare la porta, invece sono rimasto calmo e alla fine è arrivato. È stato un grande ottavo di finale, ma alla fine abbiamo meritato di passare”. Queste le parole invece di Matteo Pessina: “Il gol di stasera è stata un’emozione grande per me e per tutta Italia. Questo gol, così come quello col Galles, resterà sempre uno dei momenti più belli della mia carriera e me lo porterò dietro per tutta la vita. Cosa mi ha detto Mancini durante il cambio? Mi ha detto di muovermi tra le linee e fare quello che stava facendo Barella, di cercare gli spazi giusti e di tirare in porta. Un altro gol per me? Non ho ancora realizzato il gol con il Galles, figuriamoci questo. Me lo porterò dietro per tutta la carriera. L’importante è che abbiamo passato il turno con un’altra bella vittoria. Io bomber della Nazionale? A quanto pare sì. Qua può segnare chiunque, è il bello di questa squadra. Poi penso si veda da fuori che è un grandissimo gruppo, chi entra in campo fa bene ed è la cosa più bella. Caressa ha definito il mio gol un dipinto? Un po’ esagerato, ci ha fatto gioire tutti, è stata un’esplosione di emozioni fantastica”.