Intervistata da Tuttosport la psicologa dello sport Sara Oliva ha parlato delle possibili cause dei tre risultati negativi consecutivi della Juve: “Un periodo molto positivo può portare a crearsi zone di confort nelle quali è un po’ più difficile andare a porre l’attenzione rispetto a quando si è in allerta. Non credo però che possa essere stato questo il caso della Juventus, perché stiamo parlando di una squadra giovane, che non ha alle spalle risultati sportivi importanti sui quali sedersi e non porre attenzione a certi dettagli. Forse si potrebbe parlare di un po’ di confusione sugli obiettivi“.
“È importante porsi un focus chiaro e coerente tra tutte le parti da inizio stagione – ha continuato -. Parlo di obiettivo a lungo termine, perché poi chiaramente ce ne è uno in ogni gara. Se questo non è chiaro tra tutte le componenti, anche i tifosi, diventa poi difficile andare a guardare il rendimento e valutarlo di giornata in giornata. Si è parlato di primi quattro posti, ma spesso i giocatori hanno sostenuto di dover e voler ambire allo scudetto: dal mio personalissimo punto di vista mi è sembrato che non ci fosse chiarezza sugli obiettivi da raggiungere e questo può portare confusione e cali di rendimento“.
Il problema è stato la sconfitta contro l’Inter? “Se gli obiettivi fanno riferimento alla gara singola e non a un traguardo stagionale condiviso, alla prima occasione in cui ci si trova di fronte a una variabile inaspettata, che può essere una sconfitta o un avversario più forte, ci può essere un calo. Ma perché non si è settati su un percorso globale: è come se io, da persona comune, ho una giornata storta e metto in discussione un anno di vita. Soluzione? Bisogna tornare a concentrarsi sull’obiettivo a lungo termine“.