Criscitiello: "Vi spiego la differenza tra Juve, Milan e Inter"

Criscitiello: “Vi spiego la differenza tra Juve, Milan e Inter”

Calciomercato Juventus: Criscitiello svela il sogno di Sarri.
Michele Criscitiello ha analizzato la situazione di Juventus, Milan e Inter dopo la prima parte di calciomercato e in vista del campionato

Nel suo editoriale su calciomercato.com Michele Criscitiello ha disaminato la situazione relativa alle principali forze del campionato italiano. In particolare, il giornalista ha parlato di Juventus, Milan e Inter dopo la prima parte di calciomercato e con la Serie A sempre più vicina ai nastri di partenza. Ecco cosa ha scritto: Mettiamo a confronto Milan, Inter Juventus. Quella che mi piace di più, come rosa, è il Milan. Mi intriga. Non vincerà il campionato, probabilmente, ma è la squadra costruita con più intelligenza e innovazione. Inventiva e meno soldi sprecati. Ora sta a Pioli dimostrare che il club ha lavorato bene sul mercato. Una cosa è certa: se il Milan sarà competitivo per lo scudetto, dal prossimo anno tutti cambieranno modo di fare mercato. L’Inter era partita bene ma poi si è incartata su Lukaku. Qualcosa avanti non ci convince e forse anche dietro c’è bisogno di rinforzare la linea difensiva. La Juventus, sulla carta, è quella messa peggio ma a mio avviso è una delle candidate forti alla vittoria dello scudetto. Adesso sistemerà l’organico. Giuntoli se trova la giusta intesa con Allegri sarà un’arma in più e giocare solo una volta a settimana fa una grande differenza. Chi sostiene che la Juve non sia da scudetto commette un grave errore”.

Criscitiello sulla Roma

Oltre che su Juventus, Milan e Inter, Criscitiello ha parlato della Roma, altra potenziale protagonista della prossima stagione tra Serie A ed Europa League. Il giornalista è partito dalle recenti parole del tecnico giallorosso José Mourinho apparso insoddisfatto dal calciomercato: “Se si lamenta, questa volta ha ragione. Mercato in ritardo e deficitario. Lo scorso anno la Roma aveva fatto una grande sessione estiva. Quest’anno sta facendo molta fatica e alla prima occasione vedrete i fulmini che lancerà Josè. Bisogna muoversi prima ma le romane stanno facendo fatica a fare mercato. I giallorossi si giocano tutto. Quest’anno non si può fallire l’obiettivo quarto posto anche perché sarà l’ultimo jolly a disposizione di Mourinho. A Bergamo, intanto, Gasperini ha già messo i fazzoletti nel cassetto. Con la squadra che gli stanno facendo, tra poco, gli chiederanno di entrare in Zona Champions. Con Gasp, De Ketelaere rivaluterà il lavoro di Maldini, vedrete. Gasperini è l’allenatore ideale per questo tipo di giocatori. Poi, però, fare il grande salto in una big europea è altra musica”.

Su Gravina

Infine, il giornalista ha espresso la sua opinione sull’operato del presidente della FIGC: ““Se volete saperla tutta Gabriele Gravina è una persona che io stimo. Da Presidente di Lega Pro avevo condiviso molte sue scelte. Si presenta bene, parla bene e mi sembrava il Presidente giusto per guidare la Federazione post Tavecchio. Qualcuno sostiene che io lo attacchi perché ha fregato Cosimo Sibilia che è del mio paese di origine. Di Sibilia a me frega meno di zero. Se si è fatto rubare la merenda dall’Avvocato Viglione saranno problemi suoi e di Gravina. Io penso ai miei. Tavecchio non si presentava bene ma aveva delle buone idee. Gravina, ribadisco, persona che mi piace dovrebbe passare più ai fatti e meno alla forma. Contesto Gravina su fatti politici. Arriviamo ai punti: una Federazione seria doveva mettere un freno a queste estati italiane sempre più ridicole. Non possiamo arrivare al 30 giugno con il circo delle iscrizioni, calendari con la X e campionati rinviati. A Gravina contesto anche la gestione del calcio femminile. Ne ha fatto uno spot elettorale ma era il primo a sapere che così il sistema non regge. Le seconde squadre non devono togliere spazio ai club del territorio. La serie C non è la cantina delle squadre di serie A. In C vogliamo piazze come Cava, Brindisi, Taranto, Messina, Acireale e così via. La C è delle piccole province. Juve e Atalanta devono togliere il disturbo. Infine la Nazionale maggiore, dopo i flop dell’Under 21. Affidare tutto a Mancini è folle. L’Italia ha bisogno di sostanza e professionalità per essere rifondata”.