Michele Criscitiello, giornalista, attraverso il suo editoriale su tuttomercatoweb, ha detto la sua sulle big italiane. Ecco le sue parole sulla Juventus: “La Juve rischia di diventare un problema. Perché le sta pensando e provando tutte ma non trova la soluzione. Certamente è ancora presto e avanti c’è una stagione intera ma i segnali che cogliamo non sono bellissimi. Ad Allegri è stata data carta bianca sul mercato e se adesso non risponderà con i fatti non ci sarà ingaggio milionario che tenga. Ora deve fare i risultati”.
Sul calciomercato: “Voleva Paredes è arrivato. Voleva Di Maria è arrivato. Voleva Pogba è arrivato anche se si è fatto male ma l’allenatore sapeva che a Manchester aveva giocato poco o nulla. Voleva Milik ed è stato accontentato. Il grande dubbio su Milik, caratteristiche alla Vlahovic, è che l’ex napoletano sia stato preso da Allegri per metterlo in concorrenza con Vlahovic e non per fargli fare il vice. Sarebbe gravissimo non tanto per le qualità dei due, nessuno le discute, ma per il valore patrimoniale che è stato dato all’ex attaccante della Fiorentina. Le scelte in vista della Champions le possiamo comprendere ma che non diventi una abitudine. Ci manca solo perdere Vlahovic e la frittata è fatta. Allegri deve incidere e non deve condurre. Un allenatore che prende quei soldi deve fare la differenza e non deve fare il vigile urbano che gestisce il traffico. Finora ha inciso poco e male. La Juve non gioca a calcio e non impone, da due anni, alcun tipo di gioco”.
Sul Milan: “Complimenti, invece, al Milan che seppur giovane ha dimostrato grande personalità. Prende uno schiaffo e ne rifila due, tre o anche quattro. Nel derby non era facile ribaltarla ma Pioli ha il merito di aver costruito il gruppo prima della squadra e, spesso, i valori umani dei calciatori arrivano prima di quelli tecnici. Il Milan l’ha ribaltata di testa e di cuore. In campo, per un’ora, si è vista solo una squadra. In attesa che anche i nuovi entrino in condizione, il Milan sta lanciando segnali forti alle concorrenti per dimostrare che la scorsa stagione non è stata una casualità ma l’inizio di un progetto”.