L’esperienza di Cristiano Ronaldo in Arabia Saudita non sta andando proprio come previsto. L’Al Nassr, infatti, nonostante il fuoriclasse portoghese è seconda in campionato alle spalle dell’Al Ittihad. L’ex Juve fin qui ha segnato 11 gol in 11 partite, ma l’impressione è che il suo ambientamento con il mondo saudita stia andando a rilento.
Dopo la sconfitta contro l’Al Hilal, infatti, i tifosi della squadra avversaria hanno cominciato a cantare cori su Messi davanti a CR7. Il portoghese, visibilmente nervoso anche durante nel corso dei 90 minuti di gioco, non ha gradito e ha risposto toccandosi le parti intime, un gesto che ha fatto scalpore in Arabia Saudita. Ora l’ex Juve rischia gravi conseguenze.
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Nouf bin Ahmed, avvocato, docente, advisor e accreditato presso i centri della Commissione delle Nazioni Unite sul diritto del commercio internazionale, ha annunciato che presenterà una petizione al Ministero pubblico dell’Arabia Saudita per l’arresto e l’espulsione di Cristiano Ronaldo: “Non seguo lo sport. Il pubblico di Al Hilal ha provocato Cristiano, che non sapeva come rispondere. La condotta di Cristiano è un crimine. Un atto pubblicamente indecente, che è uno dei reati punibili con l’arresto e la deportazione se commesso da uno straniero. Presenteremo una petizione al Ministero pubblico a questo proposito”. E intanto attenzione. Per la panchina della Juventus del prossimo anno, potrebbe esserci una grossa sorpresa: ecco chi potrebbe arrivare al posto di Allegri <<<