Costacurta: "Chiesa sta diventando internazionale, non pensavo ci riuscisse in poco tempo" - JuveNews.eu

Costacurta: “Chiesa sta diventando internazionale, non pensavo ci riuscisse in poco tempo”

Alessandro Costacurta
L'ex difensore del Milan ha parlato

[fncvideo id=675967 autoplay=true] Alessandro Costacurta, ex difensore del Milan, ha parlato ai microfoni di Tuttosport dei rossoneri ma anche di Juventus. Queste le sue parole: “Se Ibra ha bisogno di consigli visto che io ho smesso a 41 anni di giocare? Ibra non ha bisogno di consigli, a quell’età però non bisogna voler giocare sempre. È meglio fare qualche partita in meno ma al top. A 40 anni i colpi subiti li senti di più e i tempi di recupero si allungano. Momento del Milan in campionato? Questo Milan non mi sorprende.

Mi tolgo il cappello di fronte a questo grande avvio di campionato. Ma occhio alle trasferte in Champions, in Europa non basta quello che stanno facendo. Chi prenderei se avessi soldi e carta bianca sul mercato? Se fossi un dirigente di un top club con budget illimitato e dovessi prendere un difensore andrei su Koulibaly. Oggi è il miglior difensore in Europa. De Ligt mi piace molto e anche van Dijk è fortissimo, ma non è tornato quello pre-infortunio. Il più grande attaccante che ho affrontato? Ho affrontato tantissimi attaccanti, anche Maradona. Ma quello che ho sofferto di più è stato l’ex Brescia Turkiylmaz. Chi non mi faceva dormire la notte? Ronaldo.

Chiesa nella Juventus? Federico sta diventando più internazionale del papà, non pensavo ci riuscisse in così poco tempo: in Champions si esalta, all’Europeo ha dato una scossa importante all’Italia. Daniel Maldini come si sta ambientando al Milan? Per il rapporto che ho con Paolo, Daniel lo considero un mio nipotino. Ha talento ed è un ragazzo perbene: deve migliorare ancora molto, ma il suo futuro lo vedo ancora in rossonero. Tanti rigori in Serie A? I tanti rigori fanno segnare più gol, questo forse può far apparire il campionato italiano migliore di quello che è. Magari è una mia opinione, ma metà dei rigori dati finora non c’erano per me“.

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