La Juventus Primavera, allenata da Paolo Montero, è stata sconfitta dal Napoli ai calci di rigore in Coppa Italia. Ecco il report di Madama: “La Juventus Under 19 è fuori dalla Coppa Italia. Questo è il verdetto che arriva da Vinovo al termine del match contro il Napoli, valevole per gli ottavi di finale della coppa nazionale, e per decretare il vincitore di questa sfida ci sono voluti addirittura i calci di rigore. Una partita infinita quella tra bianconeri e azzurri che, alla fine, ha visto gioire gli ospiti, perfetti nella lotteria dei tiri dal dischetto. Uno a uno il punteggio dopo i tempi regolamentari e dopo quelli supplementari.
Un punteggio che è maturato tutto nel corso dei primi novanta minuti di gioco: Juventus avanti nella prima frazione con lo splendido gol di Yildiz e Napoli abile a sfruttare la superiorità numerica nel corso della ripresa, dopo l’espulsione al 44′ di Rouhi, e a trovare il pareggio con Rossi. Perfetta, poi, dagli undici metri la squadra di Nicolò Frustalupi che si è guadagnata, così, l’accesso ai quarti di finale. LA PARTITA PRIMO TEMPO AGRODOLCE PER I BIANCONERI È un avvio di gara senza grandi squilli quello di Vinovo. I bianconeri sono padroni del campo, ma non riescono a creare trame di gioco pericolose a tal punto da sorprendere il Napoli. La formazione partenopea non si vede praticamente mai dalle parti di Daffara, ma ha il merito di difendersi con grande ordine senza, di fatto, concedere palle gol nitide ai bianconeri fino alla mezz’ora. Sì, proprio fino allo scadere dei primi trenta minuti di gara perchè al 32′ la partita si stappa con un gioiello di Yildiz. L’attaccante classe 2005 sblocca un match complicato sfruttando alla perfezione la sponda di Mancini: destro a giro sotto l’incrocio e 1-0. Da questo momento in avanti i ritmi di gara si alzano e inizia a vedersi anche la formazione campana dalle parti dell’estremo difensore bianconero. Al 36′ arriva la prima conclusione in porta del Napoli ed è una punizione insidiosa di Alastuey che Daffara riesce a bloccare senza troppi patemi. Gli ultimi minuti della prima frazione sono intensi e dopo l’occasione costruita dalla squadra di Nicolò Frustalupi, la Juventus avrebbe la possibilità di raddoppiare con Mancini e con il senno di poi sarebbe stato fondamentale visto l’episodio del minuto 44.
Nell’ultimo giro di orologio del primo tempo il Napoli sfonda sulla destra con Gningue che, poco prima di entrare in area di rigore, viene messo giù da Rouhi. Il fallo è da ultimo uomo e così la squadra di Montero rimane in dieci uomini per l’espulsione del numero 3. Gli azzurri vanno vicini al pari immediatamente, proprio con la punizione di Alastuey, ma Daffara è bravissimo e respinge il tentativo dello spagnolo allungandosi sulla sinistra. Le due squadre tornano negli spogliatoi con la Juventus avanti di un gol, ma con un uomo in meno. NON BASTANO NOVANTA MINUTI I bianconeri rientrano in campo nella ripresa consapevoli delle difficoltà del giocare almeno un intero tempo in inferiorità numerica e, dunque, prima della ripresa del gioco arriva il momento di Domanico e Doratiotto per provare a dare il giusto equilibrio alla squadra. Il Napoli di questo avvio di ripresa, però, è quello che si è visto sul finale di primo parziale: aggressivo, dinamico e molto stretto tra i reparti. Il risultato? Pericoli in sequenza dalle parti di Daffara che nel primo quarto d’ora della ripresa sbarra la strada a Mutanda, Spavone e D’Avino. I campani continuano a spingere sull’acceleratore alla ricerca del pari, forti dell’uomo in più e della freschezza atletica e mentale dei neo entrati. Uno di loro, Spavone, dopo essersi reso pericoloso al minuto 57, si trova sui piedi altre tre opportunità nitide per l’1-1, ma senza riuscire a centrare il bersaglio grosso. I bianconeri faticano sempre più a uscire dalla propria metà campo e il pareggio degli azzurri, nell’aria ormai da qualche minuto, arriva al 77′ con il gol di Rossi, un altro ragazzo subentrato dalla panchina. Ora, inevitabilmente, l’inerzia del match pende dalla parte degli ospiti che vorrebbero chiudere i conti evitando di portare la partita ai tempi supplementari. Ci provano, infatti, ancora con Rossi che a tu per tu con Daffara, dopo aver ricevuto uno splendido pallone da Alastuey, calcia a lato. Sventata la minaccia, i bianconeri si riaffacciano dalle parti di Turi con la conclusione di Nicolò Turco, entrato nel corso del secondo tempo, ma il suo tentativo viene controllato dal portiere dei partenopei. Dopo quattro minuti di recupero il punteggio recita 1-1 e diventano necessari i tempi supplementari per provare a decretare il vincitore di questo match. ANCORA EQUILIBRIO DOPO I SUPPLEMENTARI Nel primo dei due, i bianconeri sembrano aver ricaricato le pile, almeno parzialmente, e l’occasione più concreta e più grande è proprio loro con Mancini protagonista, poco prima di lasciare il campo ad Anghelè. L’ex attaccante del Vicenza, con le ultime energie rimaste, si invola verso la porta difesa da Turi lasciando partire un diagonale molto insidioso che il portiere degli azzurri devia con un ottimo intervento. Questa, di fatto, è l’occasione più pericolosa del primo tempo supplementare. Nella ripresa, le emozioni sono ridotte all’osso anche e soprattutto perchè le due squadre iniziano visibilmente ad accusare la stanchezza. L’unico vero brivido lo corrono gli ospiti: Turi deve nuovamente distendersi con i tempi giusti, questa volta sulla conclusione dal limite dell’area di Turco che, per poco, non lo beffa. Arriva il minuto 120 e il punteggio continua a essere inchiodato sull’1-1. Saranno i calci di rigore a decidere chi tra Juventus e Napoli andrà ai quarti di finale. LA QUALIFICAZIONE SI DECIDE DAGLI UNDICI METRI I rigori, si sa, sono una lotteria. Nella passata stagione, in Coppa Italia, i tiri dal dischetto contro la Roma fermarono la corsa dei bianconeri ai quarti di finale. Quest’anno l’epilogo è lo stesso, ma nella prima partita della competizione per la Juventus. A Vinovo sono sufficienti quattro rigori al Napoli per strappare il pass per il turno successivo. Per la squadra di Montero decisivi gli errori di Doratiotto e Domanico”.
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