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Dopo la vittoria contro il Sassuolo, Antonio Conte si presenta ai microfoni di DAZN per parlare della situazione Campionato, che vede l’Inter a più undici punti sulla seconda, il Milan, e a più dodici sulla terza, la Juventus. “Io penso che sicuramente c’era da fare uno step se volevamo fare una stagione da protagonisti, nel senso vero e diventare pretendenti per lo Scudetto. C’era da alzare la soglia di attenzione, della resilienza, della tecnica. Ci sono partite come quella di oggi che arriva a San Siro con la testa sgombra e viene qua a giocare la partita. Ogni volta che vinciamo mettiamo un mattone pesante nella nostra classifica, ma lanciamo un grosso segnale anche ai nostri rivali. L’Inter è una serie pretendente per lo Scudetto. In Italia da 9 anni vince sempre la stessa squadra, l’Inter non vince da 10 anni e per questo sarebbe molto bello se fossimo noi a spodestare il regno della Juventus“.
Sugli attaccanti nerazzurri, Conte rivela: “Il lavoro su Lukaku si è visto, penso. Non dimentico quando tanti storcevano il naso, appena arrivato in Italia. Penso che lui abbia fatto dei miglioramenti straordinari, ma penso ne possa fare ancora tanti. L’Inter è messa bene con gli attaccanti, perché sia lui che Lautaro sono in fondo giovani. Ci tengo a sottolineare l’apporto di Sanchez. Adesso Alexis meriterebbe di giocare. Vedendo quello che stanno facendo Romelu e Lautaro, oggi Sanchez è veramente un’alternativa importante. E lo si vede quando entra. E oggi poteva fare goal”.
Alla fine delle sue dichiarazioni, l’allenatore dell’Inter Antonio Conte ha speso parole anche su Eriksen, che ha giocato titolare contro il Sassuolo: “Eriksen sta sviluppando una parte che fino a questo momento non attuava al meglio. Il campionato italiano è molto focalizzato a livello tattico e per questo lui è cresciuto, c’è voluto tempo ma adesso è un giocatore su cui contiamo”.