[fncvideo id=666002 autoplay=true] Antonio Conte, ex allenatore di Juve, Chelsea e Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN raccontandosi a tutto tondo: “Nella mia carriera ho avuto molti infortuni, tutto questo mi ha dato forza e ha fatto sì che io accumulassi la giusta cattiveria. Mi sono rotto tutto quello che c’era da rompersi, dal ginocchio alla caviglia, tibia, perone, braccia. Per questo le difficoltà non mi spaventano: ne ho vissute tante e sono pronto a superarne ancora. Sono stato un buon calciatore, ho avuto la mia carriera: ho vinto tutto quello che si poteva vincere, anche con la Nazionale ho avuto grandi soddisfazioni pur se è sempre mancata la vittoria. Alcune volte mi chiedono da dove arriva questa cattiveria. È perché nella mia carriera, sia da allenatore che da calciatore, ho vinto tanto ma ho anche perso tanto. Quando tu perdi alcune partite, come può essere la finale del mondiale o di un Europeo che all’89’ vincevamo 1-0 con la Francia, o vinci una finale di Champions ma ne perdi tre, ti rimane dentro una cattiveria… Non vuoi rivivere quel momento, e fai di tutto per cercare di trasferire questo ai calciatori. A volte hanno difficoltà a capire questa cattiveria da dove deriva: non tanto dalle vittorie, quanto dalle sconfitte. Dalle cicatrici: si sono rimarginate, ma non ne vuoi altre”.
A proposito di Juventus, ha parlato Alvaro Morata ai microfoni di Radio Marca circa la sua stagione in bianconero: “Alla Juventus è stato un anno complicato, ma sono stato convocato e ora darò tutto per vincere con la nazionale. Non so dove giocherò il prossimo anno, ora sono qui. E’ il mio agente che se ne occupa. Non ho nessuna notizia al riguardo, dove mi dirà di giocare io lì giocherò. A Madrid ho una casa in cui sto molto bene, tra le ultime 6-7 estati questa per me è sicuramente la più tranquilla. Quando decideranno, lo sarò ancor di più”. E poi ai microfoni di Onda Cero fa preoccupare i tifosi, aprendo ad un eventuale ritorno all’Atletico Madrid, ora campione di Spagna: “Non so cosa accadrà. Sarebbe bello essere allenato nuovamente da Simeone ma non è che devo scegliere, potessi dire due squadre direi Atletico e Juventus. Non so cosa accadrà, giocherò dove mi vorranno di più.