Nel salotto di Pressing, Ivan Zazzaroni ha acceso i riflettori sul futuro della panchina della Juventus, e il nome caldo è sempre lo stesso: Antonio Conte. Il direttore del Corriere dello Sport ha usato parole chiare, dirette, senza troppi giri: la Juve ci proverà con Conte, eccome se ci proverà. Ma al momento, dice, il tecnico salentino non risponde al telefono. Silenzio. Prima deve parlare con De Laurentiis, a fine stagione. Solo allora si tireranno le somme: investimenti, ambizioni, Champions già in tasca. E poi si capirà.
Zazzaroni non ci gira troppo intorno: se Conte vorrà davvero tornare a Torino, sarà una bella gatta da pelare per ADL. Ma lui non è uno che molla facilmente, soprattutto se sente di avere per le mani un progetto. E se invece dovessero aprirsi altre strade, magari più intriganti per Conte? Allora può davvero succedere qualsiasi cosa.
Il giornalista insiste: l’impressione è che alla fine Conte resti a Napoli. Magari si siedono a maggio, si dicono tutto in faccia, mettono sul tavolo richieste, pretese, obiettivi. Se si trovano, avanti insieme. Se no, si cambia. Ma intanto, sulla Juve, Zazzaroni è netto: difficile che rimanga Tudor. È arrivato per un’emergenza, per tappare una falla in corsa, con un accordo breve e senza visione a lungo termine.
Poi c’è il solito discorso: vinci tutte le partite e magari ti confermano. Però alla Juve, fa capire Zazzaroni, il cambiamento potrebbe non fermarsi alla panchina. Lì può davvero cambiare tutto. E sempre parlando di Juventus, attenzione: Giuntoli avrebbe un grosso sogno di calciomercato <<<