Condò: "I due legni dell'Udinese significano che la fase difensiva della Juve è ancora imperfetta. Contro il Milan..." - JuveNews.eu

Condò: “I due legni dell’Udinese significano che la fase difensiva della Juve è ancora imperfetta. Contro il Milan…”

Paolo Condò
Il giornalista ha parlato

TORINO – Il noto giornalista sportivo, Paolo Condò, ha parlato anche del match di ieri sera della Juventus contro l’Udinese nel suo editoriale del lunedì per La Repubblica. Queste le sue parole sui bianconeri: “Mercoledì Milan-Juve avrà un impatto forte soltanto in caso di sconfitta dei campioni d’Italia: se andassero a 13 punti, sia pure con una gara da recuperare, si condannerebbero a un girone di ritorno da punteggio pieno. Tutt’altro che semplice, con una Champions da gestire in contemporanea. Ma come sta la Juve? Quando può correre, bene: Ronaldo resta la sentenza inappellabile del nostro calcio, ma anche Chiesa e Ramsey, una volta lanciati, perdonano poco. Se invece subisce il contropiede, i problemi restano: il gol di De Paul era irregolare, ma nella dinamica ha ricordato quello preso da Vlahovic. E i due legni dell’Udinese, sia pure a risultato indirizzato, dicono di una fase difensiva ancora imperfetta…“.

Anche il tecnico bianconero, Andrea Pirlo, non è stato soddisfatto della prestazione dei giocatori ieri sera, come ha detto ai microfoni di Sky Sport: “Non è stata la migliore Juventus perché venivamo da una brutta sconfitta con la Fiorentina, quindi all’inizio eravamo un po’ timorosi, un po’ paurosi soprattutto per la profondità dei loro due attaccanti che erano molto veloci. Sapevamo che venivano a fare questo tipo di partita, non dovevamo perdere palla nelle nostre uscite perché poi loro erano pronti a ripartire con i loro giocatori. L’inizio è stato un po’ timoroso e poi piano piano siamo cresciuti e nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Non mi ha soddisfatto l’inizio perché siamo entrati troppo timorosi, troppo con la paura dell’ultima partita, quando avevamo preso dei gol con la difesa un po’ scombussolata, che scappavamo un po’ troppo. Quindi all’inizio con i difensori abbiamo lasciato un po’ troppo campo e non uscivamo con il giusto tempo soprattutto con gli esterni. Quando esci in ritardo con gli esterni poi anche i tre difensori fanno fatica a coprire lo spazio“.

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