Paolo Condò, giornalista, ha detto la sua sulla Juve. Ecco le sue parole a RBN: “Io sono ottimista riguardo la nuova formula della Champions. Il fatto che la classifica conterà e che otto partite produrranno moltissimi ex aequo, vuol dire che la differenza reti peserà moltissimo, per cui dalla prima all’ultima giornata vedremo partite nelle quali le squadre anche avanti 2-0 continueranno ad attaccare, proprio perchè consapevoli del fatto che ogni gol peserà. Tutti daranno tutto nell’arco delle otto partite. Dividerei il cammino della Juventus in due blocchi – spiega – Le prime quattro partite, che sono quelle in cui la Juventus deve cercare di fare più punti possibili per mettere del fieno in cascina, e le altre quattro, che secondo me sono più complicate.
Col PSV devi vincere, strappare un pareggio a Lipsia e poi infilare due vittorie contro Stoccarda e Lilla. Se arrivi con dieci punti dopo le prime quattro partite sei già praticamente certo di fare almeno i playoff, e lo dico in base alle tantissime proiezioni che sono state fatte in questi giorni”.
L’analisi sulle squadre
“Mettendo da parte il City la più complicata è il Lipsia, che è una gran bella squadra. Ha giocatori di livello ed è abituata a giocare le competizioni euroepee da anni. Ha Marco Rose in panchina da anni e un trio davanti che fa paura.
Xavi Simons trequartista di proprietà del PSG confermato però in Germania, e Openda e Sesko davanti, con lo sloveno che è un mio pallino, uno davvero forte che spero di vedere in Italia prima o poi. In casa loro strappare un pareggio sarebbe un ottimo risultato.
Il PSV è partito forte come sempre in campionato, va rispettato molto, ma a Torino la Juve deve vincere. Ci sono partite nelle quali devi provare a vincere ed altre nelle quali devi vincere, quella con gli olandesi è una di queste. Le due inglesi in fila, Aston Villa fuori e City in casa, non mi piacciono.
La partita tra virgolette impossibile è quella contro il City e forse a quel punto sarebbe stato meglio giocarla in trasferta affrontando di conseguenza l’Aston Villa in casa, invece così la Juve dovrà essere brava a Birmingham contro Emery che è un maestro di coppe, e poi allo Stadium contro uno squadrone come quello di Guardiola”.