[fncvideo id=679923 autoplay=true]
In questa ultima settimana, il mondo Juve è stato letteralmente scosso dall’indagine avviata dalla Procura di Torino e dalla Giustizia Sportiva, dopo che un irruzione da parte della Guardia di Finanza all’interno degli uffici della Continassa aveva fatto emergere delle anomalie su alcune plusvalenze fittizie. Questo ha inevitabilmente portato la società Juventus, il suo Presidente Andrea Agnelli e i suoi team manager Fabio Paratici e Pavel Nedved ad essere messi sotto indagine, in attesa che vengano fatti dei controlli accurati su ogni fascicolo. La cifra complessiva delle plusvalenze totalizzate negli anni si aggira attorno ai 282 milioni di euro e sotto la lente di ingrandimento sono finiti lo scambio Arthur-Pjanic e quello che ha portato Danilo in bianconero e Joao Cancelo al City di Guardiola, oltre ad altre varie trattative di rilevanza minore.
Al vaglio degli imputati ci sarebbe anche il trasferimento del secolo, ovvero quello di Cristiano Ronaldo dal Real alla Vecchia Signora che però, ad oggi non risulterebbe ancora indagato. CR7 che però, potrebbe essere chiamato dalla Corte d’Appello per una testimonianza nella giornata di domani e questo scuoterebbe ulteriormente gli animi dei tifosi juventini.
Sulla questione ha detto la sua anche il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio 24: “Le plusvalenze sono profitti sulla carta, ma non necessariamente i soldi arrivano. Noi, se vedete anche Mediacom, parliamo sempre di cash, in cassa, da 25 anni mettiamo sempre i soliti dati che per noi sono la cosa più importante. Per me certe cose non sono giuste. I soldi che le società fanno devono riflettere quelli che ci sono nella società. Come succede che hanno 400 milioni e poi fanno debiti? Negli ultimi mesi la Juventus ha perso 1 miliardo di euro. In America è tutto diverso, ma queste questioni influenzano anche me perché io sono un competitor, competo con loro e ci vogliono regole per tutti“.