[fncvideo id=495749 autoplay=true]
Il patron dei Viola Rocco Commesso, ha rilasciato delle dichiarazioni dove è tornato a parlare della Superlega e del ruolo che ha avuto Andrea Agnelli in questa vicenda.
SU AGNELLI – “Perché non ci hanno coinvolto? Ora voglio avere rassicurazioni che non accadrà mai più. Il comportamento di Agnelli e di tutti i membri partecipanti è stato irrispettoso”.
SULLA FIFA – “Io sono scappato dall’America perché mi piace il calcio come viene fatto in Italia e in Europa con i suoi valori, i suoi principi. Non mi piace il calcio chiuso come è quello negli Usa, senza promozioni né meritocrazia, avallato dalla Fifa. Per questo mi ha sorpreso la reazione di Infantino alla Superlega. Spero che da subito cominci ad applicare regole uguali per tutti perché il calcio è uno sport mondiale e le regole devono essere le stesse ovunque”.
SULLA SUPERLEGA – “Sono arrivato rispettando il sistema calcio italiano ed europeo. Sul campo siamo nemici, ma nel business dobbiamo essere tutti alleati per il bene del nostro calcio, in Lega siamo tutti soci e dunque io guardo le tue spalle e tu le mie. Invece questa trasparenza non c’è stata. Come mai? E perché Juve, Milan e Inter non hanno voluto sentire i propri tifosi? Queste 12 società prima del Covid avevano ricavi da 600 milioni l’anno, la Fiorentina 90. Non basta tutta questa differenza? Barone e mio figlio mi dicono che in Lega si litiga per tre ore e si discute di business solo per 10 minuti”.
SALARY CUP – “Conosco i private equity, sono cose che tratto da 30 anni, farli entrare significa fargli decidere il futuro della Serie A e per me è inaccettabile. Che cosa importerei dall’America nel nostro calcio? Il salary cap, sarebbe un bene per tutti. Poi interverrei sui costi delle commissioni che prendono i procuratori, servirebbe una rata fissa. Ho messo tanti soldi finora in questo calcio ma l’ho fatto per amore e ai tifosi dico che mi batterò perché resti lo stesso che ho vissuto da bambino”.