[fncvideo id=679923 autoplay=true] Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha parlato ai microfoni del sito web ufficiale del club viola di Vlahovic. Riportiamo le sue parole: “Per prima cosa voglio dire che sono amareggiato e deluso, mi devo fermare e riflettere. Pensavo di aver dimostrato con i miei comportamenti e con le azioni che abbiamo fatto io, la mia famiglia, Joe Barone e le persone che lavorano con me, chi sono, quali sono i miei principi e i miei valori. Sono arrivato a Firenze e non ho comprato una villa o una casa al mare, o una barca. Ho messo la mia energia e la mia disponibilità economica a favore della Fiorentina.
Quando Firenze ha avuto bisogno di aiuto non mi sono tirato indietro, aiutando gli ospedali e tutti i fiorentini. La cattiveria, le offese e le minacce degli ultimi giorni non sono giuste e non posso accettarle. Sono deluso e pensieroso sulle scelte che ho fatto e dovrò fare. A novembre i dottori mi avevano detto di non partire per l’Italia ma ho deciso di partire per dare il mio contributo per far ragionare Dusan e i suoi procuratori. Invece mi sono ammalato e arrabbiato di più e Dusan le ultime volte che ci siamo visti non mi ha neanche salutato. Adesso mi devo curare, non so quando potrò tornare per stare vicino alla squadra e ai tifosi.
E’ stata una trattativa complicatissima. Sono tornato a novembre per chiudere il contratto, convinto di trovare un accordo, ma i procuratori sono stati disonesti. Ci siamo incontrati venendoci incontro, ma poi invece di avvicinarsi alla cifra che avevamo discusso si son presentati e hanno cambiato le carte in tavola. Hanno chiesto non più 4,5 milioni per Dusan, ma 8, più tre milioni per loro e commissioni più alte. Joe Barone e Pradè sono andati a trattare la sua cessione in Inghilterra ma Vlahovic ed i suoi procuratori rifiutavano sempre, volendo restare fino a giugno per poi rovinare la Fiorentina andando a scadenza come hanno fatto altri giocatori“.