Collovati: "La partita è capitata nel momento peggiore del calcio italiano"

Collovati: “La partita è capitata nel momento peggiore del calcio italiano”

Collovati.
Fulvio Collovati, ex calciatore, ha parlato della bruciante eliminazione dell'Italia contro la Macedonia del Nord.

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Fulvio Collovati, ex calciatore di Milan e Inter, nonché campione del Mondo 1982, ha rilasciato delle dichiarazioni a tuttomercatoweb.com. Ecco le sue parole sui problemi del calcio italiano: “Bisogna fissare un limite agli stranieri. E i club non possono pagare meno tasse per chi arriva da altri campionati. Questa partita è capitata nel periodo peggiore del calcio italiano, alcuni giocatori erano fuori forma, in sette-otto erano fermi, inutile fare i nomi. Sono due cose che farei subito. I club pagano il 60% di tasse e con gli stranieri vengono agevolati. E poi in Inghilterra non hanno problemi a lanciare i diciottenni, in Spagna guardiamo al Barcellona che ha Pedri e Gavi, noi abbiamo il timore. Diamo un limite, qualcosa bisogna fare”.

Sulla Nazionale: Probabilmente bisogna obbligare i club, non è un termine che mi piace ma… Il Milan ha vinto Champions con Baresi, Evani, Costacurta, Maldini, tutti che arrivavano dal settore giovanile. L’Inter aveva Baresi e Bergomi, perché lo facevi 30 anni fa e non ora? È il giro di denaro che ci fa peggiorare, è ora di finirla. Dobbiamo scontare un’eliminazione con la Macedonia. Avrei capito il Portogallo di Cristiano Ronaldo, ma la Macedonia… Dobbiamo affidarci, con tutto il rispetto, a giocatori del Sassuolo. Sono bravissimi, eh, ma prima in Nazionale c’erano i giocatori di Juventus, Milan e Inter, spadroneggiavano. Ora queste squadre sono imbottite di stranieri, forse è il caso di rivedere qualcosa. Siamo fuori da due Mondiali, di fila. Domandiamoci poi perché le nostre squadre non arrivano ai quarti di Champions.”

Su Nicolato e Mancini: “Oggi andrò a commentare l’Under21, lo sfogo mi pare chiaro. Una volta la Serie B era il serbatoio della A, ora ci siamo fatti ammaliare dai consigli dei procuratori, nessuno va in giro a vedere i calciatori. Bisogna ripartire da zero, ma conosce ambiente e giocatori, ha puntato sui giovani, convocò Zaniolo che nessuno conosceva. Le idee ce l’ha, qualche errore l’ha commesso, ieri un giocatore forte di testa sarebbe servito. Ecco, altri capovolgimenti non li farei, terrei Mancini e ripartirei.”

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