Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, ha detto la sua a LaPresse. Ecco le sue parole sulla sentenza dei bianconeri: “La Juve sulle plusvalenze paga anche per tutte le altre società che non sono state ancora perseguite. Ci sono cose che si capiscono poco, il fatto che Chiné abbia aumentato la pena in termini di punti richiesti senza ci fosse una ragione. Si continuano a perseguire i risultati della squadra mentre ci si dovrebbe concentrare di più su quello che eventualmente hanno fatto i dirigenti. Se hanno sbagliato è giusto che paghino, ma non capisco perché la squadra debba pagare in termini di punti.
Il capitolo tra l’altro non é ancora chiuso, perché ci potrebbe essere un eventuale ricorso al Coni e poi la vicenda stipendi che potrebbe comportare ulteriori responsabilità nei confronti parte dei dirigenti, sempre che tutto sia vero, ancora più pesanti. Trovo inopportuno la comunicazione di una sentenza pochi minuti prima di una partita, ma d’altra parte non posso notare con dispiacere che poi i giocatori non sono riusciti a fare nulla.
È una delle sconfitte più pesanti dal punto di vista morale oltre che fattuale: morale perché dimostra che la squadra non è stata capace o ha rinunciato a giocare, fattuale perché vincendo tutte e tre le restanti gare anche con il -10 la Juve sarebbe andata sicuramente in Champions League”.