Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttojuve.com, parlando del club bianconero. Ecco le sue parole: “Parole di Agnelli? Le stesse dichiarazioni le avrei fatte quattro mesi fa, perché fatte a babbo morto non servono più a niente. Si fosse esposto molto prima come presidente della Juventus, forse sarebbe riuscito a fugare dei dubbi nelle menti dei calciatori e a rinforzare la coesione della squadra”.
La mia impressione è che all’interno del gruppo ci sia malessere e c’è la sensazione che Allegri sia sul punto di esser mandato via. I giocatori, quindi, sono disorientati e non formano coesione. Esiste nella Juventus una figura molto importante, che attualmente ricopre la carica di vice presidente, che con le sue parole ha parlato delle prestazioni non all’altezza della squadra e ha cercato di spronare i suoi componenti. Questi interventi andavano fatti dall’allenatore, altrimenti si crea solo confusione e basta”.
Su Nedved: “L’ho sempre apprezzato moltissimo come calciatore, ma nutro qualche dubbio come gestore. Lui, da quel che ho capito, non è in un ottimo rapporto con Allegri e il presidente Agnelli ha lasciato nell’equivoco questa situazione. Per alcuni mesi, tra l’altro, è scomparso; la sua impronta non la si vedeva più. E, come correttamente fatto, ha delegato tutto in mano all’amministratore delegato Arrivabene che ha fatto delle dichiarazioni sulla parte economica e in parte le ha dedicate a Nedved reo di aver espresso un’opinione non totalmente positiva sul gioco espresso dal club. La sensazione non può non essere arrivata ai giocatori, questo può aver creato una mancanza di voglia di fare o un dubbio nei confronti di Allegri”.