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Ormai archiviata la deludente sconfitta ottenuta sul campo dell’Atalanta domenica scorsa, la Juventus è pronta a fare il proprio ritorno in campo. I bianconeri, nella serata di domani, ospiteranno il Parma tra le mura amiche dell'”Allianz Stadium”, in cerca di tre punti che avvicinerebbero l’obiettivo di chiudere il campionato tra le prime quattro della classifica. Contro ci sarà una squadra che, in seguito alla clamorosa sconfitta in rimonta contro il Cagliari, ha bisogno assoluto di punti per continuare a sperare nella permanenza in Serie A, evitando in questo modo una retrocessione che, ad inizio anno, era sicuramente inattesa.
A tenere banco, però, sono ancora i discorsi sulla Superlega, la nuova competizione che ha preso vita nella notte tra domenica e lunedì con l’uscita di 12 squadre (tra cui Juve, Milan ed Inter) dall’Eca, l’associazione europea dei club, creando una profonda spaccatura nei rapporti con l’UEFA, che nella figura del presidente Ceferin ha minacciato pesanti ripercussioni. Oltre ai massimi esponenti delle Federazioni prese in considerazione, anche molti altri personaggi di spicco del mondo del calcio sono contrari a questa nuova competizione, che per alcuni avrebbe “ucciso il gioco del calcio”, tra cui l’ex presidente della Juventus dal 2006 al 2009 Giovanni Cobolli Gigli. Intervistato quest’oggi dai microfoni di Radio Punto Nuovo, Cobolli Gigli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Andrea Agnelli ha ricevuto e sta ricevendo ancora accuse pesantissime, ora deve fornire delle spiegazioni a tutti quanti su quello che succede. Le squadre coinvolte nella Superlega sono tutte squadre indebitate, e quindi gestite male nel corso del tempo. E poi agli appassionati di calcio piace vedere anche squadre come il Benevento, non solo le partite tra i top club”.