La classifica di Serie A dopo la 4a giornata: Juventus in zona retrocessione

La classifica di Serie A dopo la 4a giornata: Juventus in zona retrocessione

Dopo quattro giornate di Serie A, la Juventus si trova ferma a due punti, penultima in campionato insieme al Cagliari

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Neanche il tempo di metabolizzare il pareggio contro il Milan della quarta giornata, che subito ha inizio la quinta. In un calendario folto e ricco di impegni, domani i bianconeri affronteranno lo Spezia, gara fondamentale per la stagione della squadra di Massimiliano Allegri. Cominciare il campionato in maniera peggiore sarebbe stato quasi impossibile: due pareggi e due sconfitte nelle prime quattro giornate di Serie A. Soltanto quattro gol segnati, sei quelli subiti, numeri da squadra neopromossa… da zona retrocessione. E in effetti in questo momento la Juventus è ferma a due punti, penultima a parimerito con il Cagliari. Una situazione delicatissima, a tratti imbarazzante.

Ma come sono messe le altre big del campionato? La risposta più semplice e diretta sarebbe “bene”, ma andiamo più nel dettaglio. Il Napoli di Spalletti è attualmente primo a 12 punti, unica squadra ancora imbattuta della Serie A. Al secondo posto a parimerito le due squadre di Milano, Milan e Inter, a quota 10 punti. Seguono a ruota Roma e Fiorentina a 9 punti. Lazio, Atalanta, Udinese e Bologna sono invece ferme a 7 punti. In testa sono presenti quindi tutte le big tranne la Juventus, con Fiorentina, Udinese e Bologna soprese di questo inizio di stagione.

In zona retrocessione insieme ai bianconeri ci sono il Cagliari, che ha appena cambiato allenatore, e la Salernitana, quest’ultima ancora a 0 punti. Poco sopra alla Juventus si trovano Verona, Genoa, Empoli e Venezia, tutte a 3 punti, uno in più dei bianconeri. La squadra di Massimiliano Allegri si trova quindi a ben 10 punti di distanza dalla testa della Serie A, e ora sarà costretta a vincere per recuperare il terreno perso. Il distacco è ampio, ma il campionato è ancora lungo e c’è ancora tempo per recuperare, ma la Juventus non può più permettersi di sbagliare. Ora la palla passa ai giocatori in campo, che dovranno dimostrare di meritarsi la maglia che indossano.

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