Il CIES, centro internazionale per gli studi sportivi, ha stilato una classifica, che riguarda l’utilizzo dei calciatori provenienti dal vivaio. Per entrare nella speciale lista, il calciatore deve aver militato nel settore giovanile della squadra di appartenenza per almeno tre anni consecutivi e la graduatoria prende in atto i giocatori impiegati dai club, con i relativi minuti disputati. Al primo posto c’è l’Athletic Bilbao, con il 55%, seguito dalla Real Sociedad e dal Celta Vigo al 42%, numeri importanti per queste squadre, visto che sono molto identitarie e con un gran lavoro nel settore giovanile.
Per quanto riguarda la Serie A la prima squadra è il Genoa, con il 23%, seguito da Spezia, Roma ed Empoli, che si attestano sul 13-14%. La Juventus è invece in fondo alla classifica, con solo il 2%, che corrisponde a due giocatori delle giovanili utilizzati in stagione. Un risultato di certo deludente, che si addentra perfettamente nel discorso della crescita dei giovani in Italia, argomento salita alla ribalta dopo l’eliminazione dell’Italia dai prossimo Mondiali. Il club bianconero, poi storicamente, ha sempre pescato pochissimo dal proprio settore giovanile, tranne qualche caso isolato, come Marchisio o Giovinco. Questo modus operandi è in controtendenza con il presente, specialmente dopo il fantastico percorso della Juventus primavera in Youth League, conclusosi in semifinale con il Benfica ai calci di rigore.
Eppure i vari Miretti, De Winter e Soulé sono calciatori validi, ma anche in condizioni di emergenza, vedono il campo pochissimo, giocando quasi mai, se non per qualche manciata di secondi. Lo studio del CIES è soltanto un’osservazione numerica, che però fa capire anche la differenza con gli altri campionati, che hanno percentuali molto più alte della Serie A e della Juventus, che con il suo 2% ha soltanto pochissime squadre dietro di lei, di certo una statistica che non ispira fiducia per il futuro.