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In casa Juventus sta tenendo banco in questi ultimi mesi il discorso legato al rinnovo di Paulo Dybala, rimandato, come tutti gli altri, a fine febbraio. Della questione ha parlato anche, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, la rappresentante UEFA nel consiglio FIFA Evelina Christillin, che ha incontrato la Joya personalmente al Museo Egizio di Torino, del quale è presidente: “È colto e carino e mi ha fatto un’ottima impressione anche fuori dal campo”.
Il suo futuro però ora è in bilico: la Juventus ha rinviato il rinnovo di contratto e lui di fatto può accordarsi con chi vuole. Fa bene la Juventus a temporeggiare?
“Scontato dire che la questione andava risolta prima, senza arrivare alla scadenza di contratto. Perdere Dybala a zero sarebbe un brutto colpo. Io sono una donna di numeri e dico che è giusto che la Juventus guardi ai conti e faccia le sue valutazioni economiche, anche in funzione del piazzamento nella prossima stagione, però non arrivare quarti significherebbe perdere tanti soldi. E senza Dybala l’anno prossimo risalire sarebbe ancora più difficile”.
Ha paura che i rapporti tesi con la società possano influire in negativo anche sulle prestazioni della squadra?
“Paulo è un giocatore di grande classe, lo apprezzo molto dal punto di vista tecnico. Leggere di screzi non è bello, la Juventus ha un obiettivo importante e non può permettersi di sprecare energie preziose. La squadra ha più che mai bisogno di lui, con l’infortunio di Chiesa è diventato imprescindibile e io mi auguro che resti. Mi ha fatto piacere che i tifosi lo abbiano acclamato in Coppa Italia”.
Secondo lei merita lo stipendio che chiede?
“Non sta a me giudicare, sono valutazioni che deve fare la società. Gli 8 milioni di cui si parla sono una cifra congrua, ma quando c’è un legame forte e la volontà comune un punto d’incontro si trova”.