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Federico Chiesa, centrocampista della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni in occasione dell’evento del club bianconero, in collaborazione con Save The Children. Ecco le sue parole: “Ho avuto la fortuna da piccolo di inseguire i sogni e di trasformarli in realtà. Non solo nello sport: a scuola ero appassionato delle materie scientifiche. Qua si vede come iniziano i sogni. Diamo a questi ragazzi la possibilità di sognare grazia alla Juventus e a Save The Children. Voglio soffermarmi sullo sport: si pensa tanto all’educazione a scuola, alle materie scientifiche come la letteratura, ma lo sport è fondamentale. È educazione formazione e disciplina. Non c’è cosa migliore dello sport per insegnare i valori della vita”.
Sul recupero dall’infortunio e la numero 10: “Il mio sogno è quello di tornare prima possibile ma ci sono delle tabelle da rispettare. Lo staff medico della Juventus è fantastico e mi aiuta in tutto e per tutto. Adesso ho iniziato a correre e fare i primi cambi di direzione, per l’inizio di settembre credo di essere pronto ma vediamo se riusciamo ad accorciare un po’ i tempi. Bisogna essere sicuri per non avere ricadute. La numero 10? Mi stuzzica l’idea, farebbe piacere a chiunque. Poi alla Juventus l’hanno indossata dei fuoriclasse. A luglio saprete”.
Su Inghilterra–Italia: “Abbiamo bisogno di cambiamento, di giocatori freschi e nuovi ma anche di cambiare il sistema calcio italiano. Siamo indietro rispetto alle altre Nazioni, lo vediamo. Come ha detto anche Mancini, i giocatori in Italia non giocano. Ma qual è il problema? Non c’è il talento o non c’è la formazione? Bisogna cominciare a farsi anche queste domande e cambiare un po’ la mentalità. Mancini è la persona più adatta, l’ha fatto la prima volta e ci ha portato sul tetto d’Europa. Secondo me la formazione è importante. Nel settore giovanile della Fiorentina, ad esempio, quando c’ero io si insegnavano proprio le basi, oggi si pensa più ad altro”.