Chiellini: "De Ligt fortissimo, lo chiamo Thor. Spero Raiola lo lasci qui tanti anni" - JuveNews.eu

Chiellini: “De Ligt fortissimo, lo chiamo Thor. Spero Raiola lo lasci qui tanti anni”

Il capitano della Juve Giorgio Chiellini
Il difensore della Juventus ha parlato intervistato dai microfoni di DAZN della stagione bianconera e del passato

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Il difensore e Capitano della Juventus Giorgio Chiellini ha parlato intervistato dai microfoni di DAZN in occasione del programma Linea Diletta, condotto da Diletta Leotta: “Ho vissuto un periodo duro dopo l’infortunio: sono rientrato dopo sei mesi e poco dopo è scoppiato il Covid e per quasi un anno ho fatto fatica a ritrovare il giusto equilibrio. A quel punto il pensiero del ritiro si è fatto strada nella mia testa ma sono stati gli Europei a tenermi in piedi e la voglia di esserci a tutti i costi”.

De Ligt è fortissimo, io lo chiamo Thor. L’erede della BBC? Se fosse stato italiano sarebbe stato più facile da tenere così tanti anni, mi auguro che Raiola ci faccia il piacere di lasciarlo ancora un po’ di anni a Torino. Lui ha tutto, ma la differenza la fa la testa: ha 22 anni e la mentalità di uno di 30 e si pone l’obiettivo di voler migliorare tutti i giorni. Allegri e Conte sono stati gli allenatori più importanti della mia carriera nonostante siano così diversi ma accomunati dall’essere vincenti. Da loro ho imparato a superare gli ostacoli attraverso l’etica del lavoro e ad affrontare le sfide anche con un pizzico di leggerezza. Il mister l‘ho ritrovato molto carico, è una certezza per i prossimi anni della Juve: lui è garanzia di continuità e di cosa vuol dire essere alla Juventus”.

Sono onorato di aver vissuto questi anni con Ronaldo, è un alieno che rimarrà nella storia come Maradona e Pelé: ha dato una spinta enorme a tutto il mondo Juve. Che in estate potesse andare via l’avevo percepito: Cristiano sentiva il bisogno di una squadra che giocasse per lui e quando questo accade è sempre decisivo. Lo sta dimostrando anche adesso e lo ha dimostrato in tutta la sua carriera, compresi gli anni in cui è stato con noi. Alla Juve è in atto un programma di ringiovanimento e poteva starci che lui scegliesse una squadra che puntasse al presente e quindi a vittorie immediate. È andato via il 28 agosto, sarebbe stato meglio se fosse uscito prima perché il suo addio ha creato un piccolo shock e qualcosa in termini di punti lo abbiamo pagato ad inizio anno”.

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