Chiellini su Buffon: "Un fratello per me, siamo legati a vita"

Chiellini su Buffon: “Un fratello per me, siamo legati a vita”

Giorgio Chiellini
Giorgio Chiellini, ex difensore della Juventus, ha detto la sua sull'addio al calcio di Gigi Buffon, toccando diversi temi.

Giorgio Chiellini, ex calciatore della Juventus, ha voluto ricordare e omaggiare Buffon nel giorno del suo ritiro. Ecco le sue parole a Sky Sport: “Gigi per me non è un compagno di squadra, è un fratello maggiore. Ho sempre detto che vedevo più lui di chiunque altro. Negli ultimi 20 anni ho visto più lui della mia famiglia. È stato un onore, mancherà a tutti in campo. Sicuramente troverà il modo di dare qualcosa al calcio anche in futuro. Dovrà solo decidere come, dove e quando. Rivedere certe immagini è emozionante e commovente, resteremo legati per tutta la vita. Abbiamo fatto 16 stagioni insieme alla Juve, più la Nazionale, è tanto.

All’inizio della mia carriera pensavo fosse matto, perché anche quando tutto girava bene lui era il primo a vedere e sottolineare se qualcosa non andava. Aveva la sensabilità di leggere i momenti difficili. Crescendo ci sono riuscito anche io, ma all’inizio non capivo. È una persona che in ogni stagione, nei momenti difficili, riusciva a trovare il meglio con le sue parole. Ti dava l’energia per uscire dai momenti difficili. È una cosa che non si insegna, è una cosa speciale, che in pochi hanno. Lui sa trovare le parole giuste per ricompattare il gruppo. Questa è una cosa che può essere importante anche il suo futuro, ma non sta a me dire cosa deve fare.

Uno dei momenti che mi ricordo è prima del primo scudetto dell’era Conte. Stavamo vincendo 1-0 con il Lecce e avevamo chiuso la corsa scudetto, ma Gigi sbaglia e prendiamo gol. Passi dall’aver quasi vinto lo scudetto ad aver paura di perdere ciò che avevamo rincorso tutta la stagione. Nella palestrina dopo la partita ci piangevamo addosso, ma volevamo ritrovare le energie per riportare lo scudetto a casa. Poi c’è stata la partita di Cagliari. Abbiamo avuto tante gioie e tante delusioni, come le finali di Champions. Gigi, come me, non riusciva a godersi le vittorie perché era come se avessimo fatto il nostro”.

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