Chelsea-Juve, 1 mese e 24 giorni dopo: analizziamo il match d'andata

Chelsea-Juve, 1 mese e 24 giorni dopo: analizziamo il match d’andata

Questa sera la Juventus affronterà di nuovo il Chelsea in Champions League: i bianconeri riusciranno a confermare il successo dell'andata?

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In vista del match di questa sera, sul proprio sito ufficiale la Juventus ha analizzato il match d’andata contro il Chelsea: A Stamford Bridge Chelsea e Juventus si contendono il primo posto del girone. I campioni d’Europa in carica sconfitti nella gara di andata son costretti alla vittoria per sperare di raggiungere la vetta della classifica. Si prospetta quindi una partita che può favorire le caratteristiche tecnico tattiche della Juventus. I bianconeri attraverso le ripartenze, innescando la velocità di attaccanti e centrocampisti, diventa micidiale.

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All’Allianz Stadium i bianconeri grazie ad una difesa attenta e ordinata sono riusciti a rendere assolutamente sterile il lungo possesso palla della squadra inglese (73%). Il Chelsea ha spesso manovrato nella metà campo dei padroni di casa (74% la supremazia territoriale del Chelsea) arrivando però a realizzare una sola conclusione. Per contro i bianconeri sono riusciti a capitalizzare al meglio il minor sforzo offensivo rispetto agli avversari, evidenziando alcuni difetti difensivi del Chelsea che potrebbero ripresentarsi nella gara in Inghilterra.

Nel primo video vediamo la palla gol di Federico Chiesa nel primo tempo. Il Chelsea manovra portando 9 giocatori oltre alla linea della palla e senza preoccuparsi delle marcature preventive. Due bianconeri vanno in pressing su Kovacic, costretto allo scarico indietro. Chiesa in pressing intercetta il passaggio e, superato l’avversario in velocità, si trova tutto il campo libero per arrivare alla conclusione in area inglese. Nel secondo video il gol partita. Senza attaccanti di ruolo, Allegri gioca con Bernardeschi falso nueve, Chiesa e Cuadrado in appoggio. Sul lancio di Bonucci e la spizzata di testa di Rabiot, i due bianconeri più avanzati manovrano velocemente nello spazio. Bernardeschi controlla la palla e subito lancia Chiesa che, partendo da una posizione più arretrata senza dare punti di riferimento alla difesa inglese, attacca lo spazio in profondità e arriva alla conclusione decisiva”. (Juventus.com)

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