Celsi: "Pogba ha perso diversi chili, adesso è in grandi condizioni"

Celsi: “Pogba ha perso diversi chili, adesso è in grandi condizioni”

Paul Pogba
Domenico Celsi, preparatore atletico, ha detto la sua sulla condizione fisica di Paul Pogba, tornato prima dalle vacanze.

Domenico Celsi, preparatore atletico, ha detto la sua su Pogba, parlandone a Tuttosport. Ecco le sue parole: “Paul ha chiuso la stagione infortunato, con gli stress che conosciamo bene. È tornato prima degli altri alla Continassa perché ha seguito dei protocolli di riabilitazione durante le vacanze e ha dovuto effettuare dei test di controllo della sua condizione, verifiche da effettuarsi prima dell’inizio del ritiro per non arrivare con brutte sorprese a ridosso della tournée.

Occhio anche al suo dimagrimento, si è alleggerito rispetto a Manchester e al volume di massa muscolare con cui era arrivato l’anno scorso per il lavoro che gli avevano fatto fare in Inghilterra: ha perso molti chili con un possibile e probabile vantaggio in termini atletici. Pogba si è presentato in grandi condizioni, due immagini sono eloquenti: si può vedere come effettui un Copenaghen Plank e una Press Out con rotazione, due esercizi che non potrebbero essere svolti se ci fossero problemi o dolori al ginocchio. Questo vuol dire che la situazione del menisco è perfettamente recuperata. Poi le sollecitazioni del campo e della partita sono altre cose.

Partiamo dal chiarire una cosa: la preparazione serve per raggiungere una condizione fisica basale, propedeutica alla condizione ottimale alla quale si arriva giocando. “La squadra sta entrando in condizione”, questa frase che si ripete spesso, che vuol dire? Vuol dire che più si gioca più si trova la condizione, le partite della tournée serviranno anche a questo. Il lavoro del raduno e del ritiro serve a decomprimere e poi ad aumentare i giri del motore del corpo dell’atleta, perché non si deve raggiungere il top della condizione a fine agosto con una stagione davanti. Premesso che il tipo di lavoro varia da team a team e che le metodologie rispetto ad anni fa sono cambiate, ai test ci si presenta al 50-60%, in una condizione base”.

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