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La Superlega ha fatto parlare di sé in questi giorni, portando uno scossone nel mondo del calcio che è destinato a cambiare quello che sarà il futuro prossimo dello sport, vicino come non mai ad un terremoto. Questo pomeriggio è tornato a parlare il presiedente della UEFA Aleksander Ceferin, che ai microfoni della Associated Press ha ammonito le squadre ancora coinvolte nel progetto minacciando l’esclusione dalle coppe europee per la prossima stagione.
Dopo le parole del presidente però la rete è impazzita, con il social network Twitter che ha visto l’hashtag #CeferinOut raggiungere in poche ore il podio nelle tendenze modiali: soprattutto in Italia e in Spagna i tifosi si sono scatenati contro il numero uno della UEFA che ha minacciato ripetutamente i partecipanti alla Superlega in vista della prossima stagione.
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Queste erano state le parole del numero uno delle UEFA: “È chiaro che i club dovranno decidere se sono europei o della Superlega. Se scelgono la Superlega, allora non giocheranno la Champions League. Se sono pronti a farlo, possono giocare nella loro stessa competizione. La Superlega era nell’aria, non sapevo cosa stava accadendo ma avevo iniziato a intuirlo. Però ho continuato a pensare che delle persone non possono mentire così tanto perché, in quel caso, non avrebbero partecipato alla riunione dell’ECA venerdì. Ma lo hanno fatto nel modo peggiore possibile. Il giorno peggiore è stato sabato, perché poi ho capito che era un puro tradimento, che alcune persone ci hanno mentito per anni. È stato abbastanza strano perché non sapevo cosa sarebbe successo esattamente il giorno successivo. Era come se si sapesse che sarebbe presto arrivato un annuncio, senza però sapere quale. Poi ho ricevuto una telefonata da tre o quattro club che mi comunicavano questa cosa. Poi domenica, quando mi sono svegliato, ero sicuro e fiducioso di affrontare questa cosa e risolverla”.
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