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In seguito al Comitato Esecutivo dell’UEFA, il presidente Aleksander Ceferin ha così commentato la nascita della Superlega: “Non posso che sottolineare come in questo momento la UEFA e il mondo del calcio siano uniti contro la proposta egoistica di pochi club motivati dall’avidità e da nient’altro. Siamo tutti uniti contro questo progetto senza senso. I calciatori che parteciperanno alla Superlega non disputeranno né il Mondiale né l’Europeo.
Non potranno rappresentare le squadre nazionali. L’Uefa distribuisce il 90 per cento dei ricavi reinvestendoli nel movimento. Per l’Uefa non è solo una questione di soldi, per la Superlega sì. Fa gli interessi di una dozzina, non vorrei chiamarli quella sporca dozzina. Il principio di base non può cambiare, la solidarietà è qualcosa di eterno. Ma per qualcuno questo concetto non esiste, l’unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche. Vorrei ringraziate tutta la famiglia del calcio, anche le varie società, tranne quei 12 club. Dico grazie ai governi. Questa idea è uno sputo sul viso di quelli che amano il calcio. Non lasceremo che ci portino via il calcio”.
Ha poi continuato parlando di Andrea Agnelli, presidente della Juventus: “Non parlerò molto di Andrea Agnelli, ma probabilmente è la più grande delusione. Non ho mai visto una persona che potesse mentire così. Ho parlato con lui sabato, mi ha detto che erano solo voci, poi ha spento il telefono. L’avidità è così forte che sconfigge tutti i valori umani. Adesso tutti sanno come queste persone sono davvero. Avevano sostenuto all’unanimità la riforma: Woodward, Agnelli, Gazidis. Non so se devo dire davvero cosa penso di loro”. Il numero uno bianconero, come sappiamo, è stato tra i principali artefici della creazione di questa nuova competizione, assumendo poi il ruolo di vice-presidente alle spalle di Florentino Perez, patron del Real Madrid e presidente della Superlega.