Ceferin: "Alcuni vogliono distruggere il calcio ma noi siamo piu forti di prima" - JuveNews.eu

Ceferin: “Alcuni vogliono distruggere il calcio ma noi siamo piu forti di prima”

Ceferin
Il presidente della Uefa ha parlato

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Dopo le diatribe legate al caso della Superlega, il presidente della Uefa Ceferin, ha rilasciato delle dichiarazioni attraverso un video messaggio durante il  Club Advisory Panel dell’European League, dove è tornato a lanciare frecciate ai club che non si sono ancora chiamati fuori, quali Juve, Real Madrid e Barcellona: “Gli ultimi mesi sono stati molto complicati ma abbiamo superato le difficoltà. La pandemia ci ha fatto apprezzare e capire quanto sono importanti i nostri amici e vicini. Il virus ha creato un muro e stessa cosa è successa con Superlega. Non so se la nostra società sarà capace di tornare allo schema che c’era prima, una cosa di cui sono certo però è che noi dell’Uefa apprezziamo molto di più l’importanza del calcio europeo. Superlega? Sono confortato dalla reazione di club, di associazioni, tifosi, giornalisti e politici contro la Superlega, una reazione travolgente. Questa risposta ha sottolineato nuovamente l’importanza della nostra unità. Potete essere certi che l’Uefa si impegnerà a supportare la piramide del calcio. Noi vogliamo massimizzare la passione, non i profitti. Non vogliamo distruggere e dividere, insieme siamo più forti. Tutte le leghe e tutti i club, e tutti i tifosi sono tutti importanti per mantenere insieme il mondo del calcio. I grandi club non diventano grandi da soli. L’ironia del tentativo fallito della Superlega è che aspiravano ad altezze maggiori distruggendo la base su cui si trovavano, non capiscono cosa vuol dire essere parte del mondo del calcio. La maggior parte dei club (della Superlega, ndr) ha ammesso l’errore, ora non guardiamoci indietro perché c’è molto a cui guardare verso il futuro. Il calcio europeo è più forte di prima. Presto inizieremo a rivedere governance calcio europeo e tutte le parti saranno invitate alle consultazioni. La storia ci ricorderà per quello che è stato costruito e non per quello che abbiamo distrutto”.

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