[fncvideo id=675967 autoplay=true]
L’ex calciatore Antonio Cassano, ha voluto rispondere al dirigente dell’Inter Beppe Marotta, che dal palco del Festival dello Sport lo aveva definito un talento mai diventato campione a causa dell’assenza di qualità umane. Il barese, tramite i microfoni della BoboTV, ha risposto al dirigente: “Lui è un incompetente di calcio. Non conosce i giocatori: chiedeva a me chi erano i giocatori che lo salutavano. A livello umano non devo imparare sicuramente da Marotta, perché la differenza tra Antonio Cassano e Marotta è una sola. Io nella mia vita sono stato un fenomeno, grande, piccolo, medio, ma non mi sono mai venduto, e non ho chiesto mai a nessuno di parlare bene di me. Marotta purtroppo col calcio giocato non c’entra niente, lui fa politica“.
“Prima che Marotta voglia parlare di me deve solo ringraziarmi: lui può darsi che sia ancora avvelenato, perché quando mi voleva vendere alla Fiorentina, lo ha fatto all’insaputa del presidente. Quando il presidente mi ha chiamato per dirmi ‘Dove vai?’, io gli ho detto: ‘Marotta mi ha dato via’, lui aveva replicato che non ne sapeva nulla e io ancora gli dissi: “Presidente, se vuole che io rimanga alla Sampdoria mi deve fare un favore. Indipendentemente da dove arriveremo, devi cacciar via Marotta a giugno’. E lui, amato e sempre nel mio cuore, quando siamo arrivati quarti dopo poco tempo l’ha mandato via, può darsi sia ancora avvelenato per quello”.
Cassano chiude insistendo sul periodo blucerchiato: “Per quel risultato alla Sampdoria deve dire grazie a me, perchè è evidente che io sia stato un fenomeno a giocare a calcio. Lui non è mai stato un dirigente capace, perché non capisce di calcio e tutto il mondo del calcio lo sa: sanno solo che lui si vende bene con i giornalisti. Oltre a questo non sa fare nulla”.