La Juventus ha fatto ricorso contro la penalizzazione di 15 punti inflittagli dalla Corte Federale di Appello, e l’avvocato Matera, autore del Codice della Giustizia Sportiva, ha parlato a Tuttosport di quello che potrebbe essere l’esito del ricorso.
“I punti evidenziati nel ricorso della Juventus gridano vendetta ed evidenziano come, appunto, abbia prevalso la suggestione inducendo a conclusioni che non reggono, a maggior ragione negli stretti margini di una revocazione. Il “Libro Nero di FP”, per esempio, ha un nome evocativo, ma si tratta di un semplice foglio A4 di appunti. Si sostiene che lì “Cherubini rappresentava fatti veri che oggi non possono più essere efficacemente rinnegati”, ma il punto è che nel precedente proscioglimento non mancava una prova ora trovata, bensì si giungeva alla conclusione proprio per l’impossibilità di qualificare le plusvalenze come “fittizie”, termine per altro utilizzato dalla Procura Federale e mai dallo stesso Cherubini. La portata suggestiva, poi, è contenuta negli stralci di intercettazioni utilizzate e, per altro, ancora da passare al vaglio del giudicante. E, ancor di più, nelle apparizioni misteriose”.
“La prima riguarda lo scambio Pjanic-Arthur, che potremmo definire l’operazione “fantasma” dato che non rientra tra le 15 contestate: la CFA, nonostante questo, la cita ben otto volte. E questo perché c’è un’intercettazione di Cherubini in merito, in cui per altro si fa riferimento al valore di Arthur che, tutt’al più, riguarda il fronte finanziario del Barcellona e non della Juventus. L’altra è la fattura corretta a mano del Marsiglia, che compare nella decisione della CFA e che invece non era presente nel deferimento della Procura, in cui un contabile del club, nemmeno deferito, corregge a mano alcuni dati tra cui l’indirizzo della sede societaria e l’oggetto. In questo senso dico che ha prevalso l’impatto mediatico sulla dovuta lucidità di un ragionamento tecnico-giuridico”.
“Non vedo margini per una conferma della sentenza da parte del Collegio di Garanzia dello Sport: dovrà riformare e senza rinvio. Il rinvio, infatti, è previsto solo quando risultano necessari “ulteriori accertamenti di fatto”, ma ormai siamo al quarto grado di giudizio, o quando “le parti ne fanno concorde richiesta”. Non annullare, inoltre, lascerebbe aperta alla Juventus la strada del Tar: il club bianconero non potrebbe più demolire la penalizzazione, ma chiedere una tutela risarcitoria per cifre davvero importanti”.