[fncvideo id=679918 autoplay=true] “La Juventus non rischia penalizzazioni o l’esclusione dal campionato di Serie A“. Queste le parole Francesco Fimmanò, ex membro della Corte d’Appello della FIGC, che ha parlato del caso plusvalenze ai microfoni di Libero: “Cosa rischia la Juve a livello sportivo? Si rischiano punti o l’esclusione dai campionati quando il fine è ottenere l’iscrizione ad una competizione a cui non si sarebbe ammessi. Non penso sia il caso della Juventus. Le eventuali plusvalenze strumentali non dovrebbero essere legate a problemi patrimoniali reali, né penso siano finalizzate all’iscrizione al campionato o a rimediare all’impossibilità di adempiere alle obbligazioni, piuttosto possono essere legate alla necessità di non sostanziare perdite pesanti per non evidenziare incapacità gestionali.
Visto il periodo oggetto di analisi, dal 2019 al 2021, si può pensare che siano operazioni legate all’acquisto di Cristiano Ronaldo, che ha generato scompensi finanziari. D’altronde, il valore di un calciatore nei bilanci non è legato alla sua forza ma alla possibilità di rivendere il cartellino“. Parole rassicuranti quelle di Fimmanò, come il comunicato pubblicato ieri dalla Juventus sul proprio sito web ufficiale in cui ha dichiarato che tutte le manovre sono state eseguite nel rispetto della legge dell’industria del calcio e delle condizioni di mercato. Di seguito ne riportiamo uno stralcio: “Come doveroso, Juventus sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato.
In relazione all’aumento di capitale in opzione, deliberato dall’Assemblea degli Azionisti in data 29 ottobre 2021, si conferma la tempistica resa nota con comunicato del 22 novembre 2021 e l’avvio dell’offerta in opzione e della negoziazione dei diritti di opzione a partire dal 29 novembre 2021“.