Casini: "La Serie A ha perso molto terreno rispetto agli altri campionati"

Casini: “La Serie A ha perso molto terreno rispetto agli altri campionati”

Serie A
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha parlato dei problemi del calcio italiano, con un cenno sugli stadi.

Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla rivista “Formiche“, parlando del sistema calcio italiano. Ecco le sue parole sulla differenza tra il campionato nostrano e le altre leghe europee, che negli ultimi anni hanno aumentato i loro profitti, mentre l’Italia è in calo: Il quadro attuale non è molto confortante, perché la Serie A ha perso terreno non solo rispetto alla Premier league, ma anche alla Liga e alla Bundesliga, in termini sia di valore della produzione, sia di ricavi da diritti audiovisivi”.

Sugli stadi, annoso problema del calcio italiano, grana che potrebbe compromettere anche la candidatura per Euro 2032: “La situazione delle infrastrutture vede solo quattro stadi di proprietà e un’età media degli impianti di oltre sessant’anni, con il 90% degli stadi del tutto carenti sotto il profilo dell’efficienza energetica. I bilanci delle società sono in sofferenza, con casi di profondo indebitamento e frequenti ricapitalizzazioni. Come riprendersi da tutto questo e riportare in alto la Serie A? Le risposte sono numerose e ovviamente prevedono interventi ampi, di profilo internazionale. Innanzitutto, occorre intervenire su tre ambiti: aumentare le risorse; migliorare le infrastrutture; lavorare sulla cultura, sull’educazione e sulla formazione. Le risorse possono essere incrementate sia abbattendo i costi – qui il tema relativo a procuratori e agenti, su cui la Fifa sta lavorando e su cui serve un intervento coordinato a livello internazionale, è urgente – sia consentendo alle imprese del calcio di produrre maggiori entrate”.

Sulla cultura: “La partita più difficile e forse più ambiziosa, però, è quella culturale. Il calcio è un formidabile mezzo di crescita e di formazione, dalle enormi potenzialità per abbattere barriere e ogni forma di discriminazione. Sotto questo aspetto la Serie A può e deve fare di più, iniziando dal mettere a sistema le numerose iniziative che molte società già promuovono, soprattutto nella popolazione studentesca”.

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