Casini sulla Juventus: "C'è un'indagine in corso, non commentiamo"

Casini sulla Juventus: “C’è un’indagine in corso, non commentiamo”

Lorenzo Casini
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha detto la sua sulla vicenda giudiziaria della Juventus, parlando anche di Marotta.

Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa. Ecco le sue parole sull’indagine nei confronti della Juventus: “Il mio punto di vista è lo stesso della massima autorità sportiva che abbiamo in Italia, ossia il presidente del CONI, Malagò: c’è un’indagine in corso e non la commentiamo”.

Sull’assemblea: “E’ terminata, direi tre punti importanti. Il primo è l’elezione di Rebecca Corsi come consigliere non indipendente, alla terza votazione. Mi sembra un’ottima notizia, è una persona giovane e una donna: erano tanti anni che non c’era una donna nel consiglio di Lega ed è un segnale importante. Rebecca si è impegnata a lungo nel calcio femminile, è un ulteriore segnale del cambiamento. In seconda battuta, la Lega ha deciso di stanziare 500mila euro in favore della lega ucraina, allineata con le principali leghe europee. Infine, l’assemblea doveva apportare aggiustamenti alle linee guida per il nuovo ciclo di diritti TV, alla luce di alcune interlocuzioni istituzionali: è stata approvata la nuova versione, in modo da poterla trasmettere alle autorità e avere presto il testo definitivo”.

Sui contratti dei calciatori: “Il tema del rapporto di lavoro nel calcio professionistico è da approfondire. Rispetto alla proposta specifica, vanno considerati pro e contro: è coerente, lo stesso fondo pensione del mondo dello spettacolo nasce collegato a quello dei lavoratori dello sport. Il fondo lavoratori dello spettacolo ha problematiche non indifferenti, che non vedo facilmente applicabili per esempio ai guadagni dei calciatori. Stiamo parlando di massimali che vanno ben oltre quelli dell’INPS per i lavoratori dello spettacolo. Sono problematiche non semplici, però il tema esiste: anche la nozione di lavoratore sportivo non corrisponde più a quella originale”.

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