Capuano: "Riforma della giustizia? Pubblicità alle spalle della Juventus"

Capuano: “Riforma della giustizia? Pubblicità alle spalle della Juventus”

Capuano ha analizzato l'ipotesi di riforma della Giustizia sportiva: il giornalista la considererebbe pubblicità sulle spalle della Juventus

Giovanni Capuano ha analizzato l’ipotesi di riforma della Giustizia Sportiva emersa dopo quanto accaduto alla Juventus con il caso plusvalenze. Nel suo editoriale su derbyderbyderby.it il giornalista è parso molto scettico sul fatto che possa esserci una svolta concreta in tal senso. Ecco cosa ha scritto: “C’è grande fermento intorno alla riforma della giustizia sportiva. Un mulinare di idee e di provvedimenti tutti con l’etichetta sopra del ‘Mai più altri casi Juventus‘. L’ultimo duello si è consumato intorno alla bozza di decreto che il Governo avrebbe voluto (vorrà?) inserire in un decreto. Il quale prevede la sospensione della pena sportiva fino all’ultimo grado di giudizio per evitare pasticci nelle classifiche dei campionati. Ipotesi bocciata dai tecnici. Poi si vedrà anche se sarebbe bastata una lettura superficiale del possibile provvedimento per comprendere che mancavano le basi perché potesse essere accolto così come era stato pensato”.

Le parole di Malagò

Inoltre, il giornalista ha commentato le parole del presidente del CONI Giovanni Malagò che recentemente aveva affermato: “In Giunta diverse persone hanno fatto una riflessione sulla vicenda Juventus. Noi stiamo predisponendo un documento su cui cercheremo di accelerare il più possibile. Alcuni tempi tecnici servono ai ricorrenti perché va tutelato il diritto alla difesa e, dall’altra, alle persone che devono valutare il ricorso alla sanzione”.

La risposta di Capuano

Per Capuano, la risposta del presidente del CONI non è giustificata per varie ragioni che hanno causato un danno alla stagione della Juventus. Ecco cosa ha detto in merito: “Ora le bocce sono ferme. Va detto che anche le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò risultano fuori luogo. Lo sdoppiamento di un processo unico, i tempi troppo lunghi e il conseguente finale obbligato con un patteggiamento unificatore dicono che no, non è andato tutto liscio. E anche il fatto che ormai l’ordinamento sportivo si sia rassegnato semplicemente a fare copia e incolla di stralci di inchiesta nemmeno passati al vaglio di un giudice preliminare funziona. Ma dirlo significherebbe esporsi a sostenere che questa è stata una vicenda sbagliata sotto tanti punti di vista: troppo complesso. Meglio farsi pubblicità sulle spalle della Juventus“.