TORINO – La Juventus è attesa dalla Champions League, con i bianconeri che mercoledì sera scenderanno in campo contro il Porto in Portogallo per la sfida valevole per la partita di andata degli ottavi di finale della Champions League. Gli uomini di Andrea Pirlo vorranno subito cambiare rotta dopo la sconfitta subita sabato in campionato contro il Napoli, e la partita contro il Porto rappresenta il miglior modo per farlo. A parlare del tecnico dei bianconeri e della Juventus è stato l’ex allenatore Fabio Capello, che ha parlato intervistato dai microfoni de La Stampa anche della sconfitta contro il Napoli, e del rigore che è stato concesso ai partenopei, grazie al quale hanno vinto la partita.
“Pirlo era partito con un concetto di calcio, poi ha giustamente adattato il gioco alle caratteristiche e al valore dei calciatori. La fase della sperimentazione, però, è costata il ritardo in campionato. Ma le idee ora sono chiare: la sconfitta al San Paolo è nata da una manata di Chiellini, oggi falli così si puniscono però non puoi saltare come un pinguino.”
Capello parla poi degli attaccanti, con un retroscena sull’arrivo di Ibrahimovic alla Juventus, quando Don Fabio era ancora sulla panchina bianconera: “Ibra l’ho portato io in Italia, dall’Ajax alla Juventus, è un grande calciatore e un grande personaggio: non si può discutere, significherebbe discutere il calcio”. Chiosa sul giocatore svedese e Cristiano Ronaldo, che si stanno giocando con Lukaku la testa della classifica dei cannonieri del campionato di Serie A, velatamente criticato con una battuta: “Ronaldo e Ibra? Un rendimento così alto, alla loro età, non dipende solo da qualità straordinarie, ma anche dalla predisposizione al sacrificio per mantenersi top. Detto questo, è anche specchio di un campionato che, per livello difensivo e velocità di gioco, è un po’ di dietro rispetto agli altri Paesi.”