Capello: "La Juventus non aveva idee, ora ha trovato il suo sistema di gioco" - JuveNews.eu

Capello: “La Juventus non aveva idee, ora ha trovato il suo sistema di gioco”

[fncvideo id=679923 autoplay=true] La Juventus è entrata nel vivo della stagione, con la seconda parte del campionato che è entrata nel vivo, e dopo il pareggio contro l’Atalanta di domenica sera, i bianconeri sono ora attesi dal derby della Mole, che li vedrà scendere in campo domenica sera contro il Torino. Un’anticipo necessario visto l’impegno

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La Juventus è entrata nel vivo della stagione, con la seconda parte del campionato che è entrata nel vivo, e dopo il pareggio contro l’Atalanta di domenica sera, i bianconeri sono ora attesi dal derby della Mole, che li vedrà scendere in campo domenica sera contro il Torino. Un’anticipo necessario visto l’impegno della squadra in Champions League, con la Vecchia Signora che scenderà in campo martedì sera contro il Villareal per l’andata degli ottavi di finale della Coppa dalle grandi orecchie.

Dei bianconeri e del loro momento ha parlato l’ex allenatore Fabio Capello, intervistato dai microfoni di Sky Sport: La Juventus due mesi fa era in calo, non aveva idee, le mancava personalità. Giocava tanto per giocare, non era una squadra che sapeva dove andare. Dopo il mercato, ha recuperato il sistema di gioco, ha pensato a sistemare difesa e centrocampo: ora con Vlahovic, Dybala e Morata può creare problemi a tutti quanti”.

L’ex allenatore ha poi parlato dell’Inter e della Roma di Mourinho:  “L’Inter si è confermata, ha personalità e anche nelle ultime partite ha dimostrato di essere più squadra, avere più forza. Va rispettata, e pensando all’avversario, cioè il Liverpool visto nel campionato inglese, mi sembra che negli ultimi periodi non è in grandissima forma. Lo sfogo Mourinho? Quelle sono delle offese nei confronti dei calciatori, ma ci vuole sempre rispetto. Bisogna pretendere rispetto ma anche darlo. Si è giocato l’ultima carta, offendendo di fatto i giocatori. Io non l’ho mai fatto mi sono sempre posto con rispetto senza offendere. Ho sempre agito con rispetto pretendendone altrettanto. La prima regola che chiedo è proprio quella del rispetto, verso tutto lo staff. Trattare male le persone significa poter offendere uno della famiglia. Se tu mi offendi come ha fatto Mourinho, crei anche un danno economico alla società ed è un aspetto molto importante”.

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