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La Juventus ha rialzato ieri sera la testa vincendo contro lo Zenit per 4-2, grazie ai gol di Alvaro Morata e Federico Chiesa, oltre che alla doppietta di Paulo Dybala. la Joya, con i gol di ieri sera, ha superato Platini nella classifica dei marcatori bianconeri all time, omaggiandolo dopo il primo gol ricreando la sua iconica esultanza per un gol annullato durante la finale di Coppa Intercontinentale del 1985, disputata a Tokyo contro l’Argentinos Juniors. Una grande risposta quella dei bianconeri dopo le critiche della ultime settimane, arrivate a seguito delle sconfitte in campionato contro il Sassuolo e il Verona, che hanno mandato i bianconeri a meno sedici punti dalla coppia di testa formata da Napoli e Milan.
Una grande prestazione quella della squadra di Torino, che si è assicurata la qualificazione agli ottavi di finale: con quattro vittorie su quattro partite nel girone, la squadra di Massimiliano Allegri ha già staccando il pass per la fase successiva, e ora dovrà giocarsi il primo posto con il Chelsea, distante tre punti ma contro cui ancora i bianconeri devono giocare il ritorno, in programma a Londra. Della prestazione della Juventus ha parlato ieri sera l’ex allenatore bianconero Fabio Capello, che ha commentato ai microfoni di Sky Sport il momento dei bianconeri e la prestazione della squadra, oltre a quella di Federico Chiesa, schierato ieri in avanti in quella che potrebbe essere la sua collocazione definitiva.
“É una vittoria che fa morale sicuramente, la cosa importante era il risultato anche se di fronte c’era una squadra modesta. Il pressing sull’avversario va migliorato ma credo abbiano trovato una quadratura: se abituano i due esterni a rientrare e aiutare diventano molto pericolosi. Non capisco perché Chiesa non gioca stabilmente sulla fascia sinistra, con il piede inverso si trova molto meglio ed è molto più pericoloso, è il posto dove rende molto di più e mette in difficoltà l’avversario. Non capisco perché a volte giochi a destra”.