Intervistato da La Gazzetta dello Sport Fabio Capello ha parlato del momento negativo della Juve: “Non mi sarei aspettato un ritardo simile della Juve in campionato, soprattutto ripensando alle scelte forti condivise da tecnico e società in estate. A partire dalla cessione di Chiesa. Non si capisce ancora quale sia l’identità della squadra di Motta: a inizio campionato non subiva gol, ma faticava a segnare. Adesso il contrario. La sensazione è che il gioco scorra troppo lento e per gli avversari sia semplice prendere le contromisure. A Motta direi di non pensare soltanto a un’idea di calcio e di adattarsi ai giocatori che ha in rosa in modo da esaltarne le caratteristiche. Vale per tutti gli allenatori, non solo per chi guida la Juventus”.
Juve, le parole di Capello
Su Vlahovic e il mercato: “Vlahovic non è il centravanti di manovra che predilige il suo allenatore. Però come 9 da area di rigore è uno dei migliori. L’errore è pensare che Dusan possa cucire il gioco come Zirkzee. Al serbo vanno chiesti i gol. Kolo Muani è un buon giocatore, se lo cercano è perché sono convinti che possa dare una mano. A Giuntoli non do consigli, piuttosto gli farei questa domanda se lo incontrassi: quanto tempo servirà alla Juve per tornare a vincere lo scudetto?”. Chiosa finale su Koopmeiners: “Il rendimento di Koop non è quello degli anni a Bergamo, ma si vede che è arrabbiato e sta facendo di tutto per prendersi la Juventus. Per il momento gira per il campo senza trovare la giusta posizione. Gli farebbe bene un gol da ex per togliersi un po’ di pressione e sbloccarsi definitivamente. Il caso di Koopmeiners mi ricorda quello di un olandese che ho allenato in passato al Milan”.