Capello: "Guardiola? Il secondo è il primo dei perdenti" - JuveNews.eu

Capello: “Guardiola? Il secondo è il primo dei perdenti”

Fabio Capello
L'ex allenatore ha parlato

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L’ex allenatore, tra le altre della Juventus, Fabio Capello, ha parlato intervistato dai microfoni de Il Messaggero. Molti gli argomenti toccati dal tecnico, primo di tutti quello della finale di Champions League di sabato, vinta dal Chelsea per 0-1 contro il Manchester City: “E’ stata una gara molto tattica, con due impostazioni diverse: il City in attacco ma con le solite carenze difensive, mentre il Chelsea ha messo in mostra organizzazione e ripartenze. Non sono sorpreso dalla vittoria dei Blues, nei due precedenti confronti avevano vinto sempre i ragazzi di Tuchel”.

Capello continua parlando di Guardiola: “Sta facendo un lavoro straordinario ma questa volta ha esagerato con la posizione di Gundogan, arretrato davanti alla difesa. Il bacio del tecnico alla medaglia mi è piaciuto, vuol dire che è convinto di aver fatto un buon lavoro, però resta sempre una sconfitta. Come diceva Enzo Ferrari, il secondo è il primo dei perdenti”.

Pep Guardiola
Pep Guardiola

Della Juventus ha parlato Adrien Rabiot ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Con Pirlo c’era un bel rapporto. Ho sfruttato i suoi consigli per migliorare per esempio sulla posizione, sui movimenti per ricevere palla, sempre con uno o due tocchi. Che poi sono le indicazioni principali di ciò che voleva vedere in campo. È una persona appassionata dal suo mestiere, molto legata alla Juventus, ci mette il cuore. E quando ci metti passione non c’è molto da rimproverarsi. Due anni fa, firmai anche perché sapevo che c’era Allegri in panchina. Allegri è un allenatore che con la Juve ha vinto tantissimo, arrivando due volte in finale di Champions. E penso che in più abbia sfruttato questi due anni per osservare al meglio le evoluzioni del calcio. Immagino che arriverà con tanta voglia di far bene. Voglio tornare a vincere lo scudetto, abbiamo la qualità e la squadra per farlo. Voglio le coppe nazionali, a cominciare dalla supercoppa contro l’Inter: l’occasione per impostare la nostra rivincita. Il bicchiere è mezzo pieno perché abbiamo vinto due trofei e siamo qualificati per la Champions. E alla fine non era scontato. Ma è anche mezzo vuoto perché perdere lo scudetto ci pesa molto. È stata una stagione complicata, abbiamo perso punti preziosi contro squadre sulla carta meno forti di noi”.

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