[fncvideo id=667420 autoplay=true] Fabio Capello, allenatore, ha parlato di vari argomenti, tra cui la Juventus, ai microfoni di As: “È la più grande bugia del mondo! Hanno cominciato a dirlo dopo il mio primo scudetto col Milan perché vincevamo tutte le partite 1-0. Ma guardate al mio primo anno al Real. Giocavo con un solo mediano, che era Redondo! E assieme a lui c’era Seedorf, un trequartista. Victor su una fascia, Raul sull’altra, Mijatovic e Suker davanti. E questo è essere difensivisti? Nella seconda parte abbiamo avuto problemi con alcuni giocatori come Ronaldo, quando lo abbiamo venduto la squadra è cambiata. Ronnie è il miglior giocatore che abbia mai allenato assieme a Van Basten. Ma in quel momento era negativo per la squadra. Volevo aiutarlo e gli dicevo quello che doveva fare, all’epoca pesava 96 chili. Allora gli ho chiesto: ‘quanto pesavi quando hai vinto i mondiali in Corea e Giappone?’. E lui mi ha risposto che pesava 84 chili. ‘Ce la fai a scendere almeno a 90?’. Ma non ci riusciva”.
“Ramos? Bisognava parlarne con lui, l’età ha un peso per tutti e non so se era in condizione per giocare da titolare. Si parla di un calciatore che per me è stato molto importante, ma che anche io ho aiutato molto. Quando sono stato per la seconda volta a Madrid lui era appena arrivato ed è stato fondamentale per i trionfi della squadra, questo è innegabile. Però forse a 35 anni non era il momento di chiedere troppo. Buffon se n’è andato, è tornato e se n’è andato di nuovo, anche Pirlo e Del Piero hanno salutato i loro club. Gli unici one club man in Italia sono stati Gigi Riva e Totti. È che si tratta di una questione complicata. A volte i calciatori non capiscono che la curva con l’età comincia a scendere. Non si può sempre salire, c’è un calo fisico e mentale”.