Dopo la sconfitta con il Benfica, in casa bianconera è tempo di riflessioni. Intervistato dal Corriere dello Sport, Fabio Capello ha parlato del momento della Juventus. Sull’operato di Allegri: “Faccio un passo indietro di dodici mesi: quando sono tornati in Serie A quattro grandi allenatori come Spalletti, Sarri, Allegri e Mourinho dissi: “Il primo anno non giudichiamoli. Aspettiamo il secondo perché hanno bisogno di tempo per capire la squadra e intervenire”. Ora posso affermare che Sarri ha fatto un buon lavoro e la sua mano nella Lazio si vede, che Spalletti con il Napoli è primo in Italia e in Europa e che Mourinho ha vinto un trofeo ed è secondo in classifica. All’appello manca completamente Allegri. Ha voluto un certo tipo di mercato per costruire una formazione a lui congeniale, ma sono venuti meno i muri portanti”.
Capitolo infortuni: “Tanti, troppi. Mi verrebbe da chiedere… perché così tanti? E meno male gli hanno preso Milik che sta dando una bella mano con le sue reti. Pogba non si discute. Lo stesso Di Maria. Avete visto come è entrato contro il Benfica? Era al 70%, eppure ha servito due palloni splendidi per i compagni. La qualità è qualità. Di Maria è un fuoriclasse che ti cambia la gara e fa la differenza. Quando starà bene, sistemerà molte cose“.
Sulla possibilità dell’esonero: “Se la società ha allestito l’organico che il tecnico voleva, bisogna aspettare che Allegri abbia a disposizione gli elementi richiesti. A gennaio con Chiesa, Di Maria e Pogba sarà un’altra Juventus“.
Sul futuro: “In campionato le mancano i due punti che ha conquistato sul campo e che le hanno tolto (il Var contro la Salernitana, ndr). Con quelli sarebbe a posto, ma la Serie A è lunga e competitiva: Allegri lotterà per il titolo con il Milan, l’Inter, il Napoli e la Roma. In Europa è tutto più complicato“.