Dario Canovi: "Salah alla Juventus sarebbe un errore"

Dario Canovi: “Salah alla Juventus sarebbe un errore”

Dario Canovi, procuratore, ha analizzato le possibili mosse di calciomercato di Lazio e Juventus, due tra i club più attivi.

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Dario Canovi, procuratore, ha rilasciato delle dichiarazioni a TMW Radio, parlando anche della possibile operazione Salah alla Juventus, rumors di calciomercato che sta circolando negli ultimi giorni: “Rifarebbero lo stesso errore fatto con Ronaldo. Sono giocatori che poi vai a spiegare agli altri perché dai certi stipendi e a loro no. Con quello che gli sta succedendo, come fa? Ci sono problemi legali in corso di non facile soluzione. Leggo anche di Zaniolo, che credo possa essere ceduto a cifre importanti. Molto probabilmente Mourinho non è pazzo di lui, non lo ritiene indispensabile. Pinto già diverso tempo fa disse che nessuno è indispensabile. Io spero che non lo ceda alla Juve per rispetto dei suoi tifosi. Io non credo che la Juve abbia 50 milioni sul piatto per Zaniolo, ne hanno già spesi un bel po’ per Vlahovic. E poi Dybala saluta e se ne va, senza portare soldi nelle casse, e Chiesa deve ancora pagarlo in buona parte.”

Sull’addio di Tare dalla Lazio, con i bianconeri che guardano interessati: “Se la Lazio perdesse Tare, perderebbe una persona importante. La fortuna della Lazio è dipesa in gran parte dall’intuito e dalle capacità di Tare. Credo che sia un bravissimo direttore sportivo. Anche lui, come tutti, ogni tanto ha sbagliato. Sarri vuole fare quello che fanno molti oggi, determinare i giocatori da prendere e quelli no. Da una parte è giusto, perché è l’allenatore che poi li mette in campo, dall’altra parte c’è il rischio che se finisce il rapporto con un tecnico, magari ti trovi con giocatori che all’altro allenatore non servono.”

Sull’eventuale sostituto: “Quando l’Inter diede via Ibrahimovic, fece il Triplete, ricostruendo la squadra su quello che aveva incassato da Ibra. Serve un ds che ci sappia fare. Il calciomercato si fa adesso, la squadra è un puzzle e deve agire ora. Serve un direttore che conosca il calcio italiano e internazionale.”

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