Fabio Cannavaro, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, ha detto la sua a Il Corriere della Sera, parlando anche della Juve. Ecco le sue parole: “Il trasferimento dall’Inter alla Juve? Avevo un infortunio alla caviglia, il secondo anno non si sono fidati e probabilmente quando sono andato via si sono pentiti.
L’età della serenità, ecco. Oggi sono un uomo più vecchietto, mi sento bene e in forma e di questo ringrazio Dio. Tiro la linea: ho fatto calcio ad alti livelli, ho iniziato nella squadra della mia città, ho vinto in piazze importanti. Sono l’ultimo italiano che ha un Pallone d’oro in bacheca. Ho avuto fortuna? Forse sì. Ma sono stato anche bravo a farmi trovare pronto. Bisogna saperci salire sui treni, quando passano. Non ho mollato nulla. E mica è finita…
Arabia Saudita? Non facciamo gli ipocriti, è difficile dire no a tutti quei soldi. Ma in ogni caso è anacronistico continuare a pensare che l’Italia sia il campionato più difficile, la Premier quello più bello. Il calcio è cambiato, e poi i giocatori hanno 10 anni di attività, non possono permettersi di dire qui sì e qui no”.