Cannavaro sogna il ritorno in Europa - JuveNews.eu

Cannavaro sogna il ritorno in Europa

L'ex difensore della Juventus e della Nazionale iTaliana campione del Mondo ne 2006 ha parlato del suo futuro e dei suoi desideri per la sua carriera

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L’ex giocatore della Juventus e della Nazionale Italiana Campione del Mondo Fabio Cannavaro, ha intrapreso la carriera da allenatore dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Le avventure in Asia, con il Guangzhou, l’Al-Nassr e il Tianjin Quanjian, oltre all’incarico ad interim sulla panchina della Cina, hanno fatto crescere l’ex capitano della Nazionale, che intervistato dai microfoni del quotidiano inglese Telegraph ha parlato del suo futuro e dei suoi desideri, uno su tutti quello di tornare in Europa per allenare.

“Ho avuto ottimi lavori in Asia, ma i migliori club e manager sono in Europa, quindi se voglio essere uno dei migliori devo competere con loro. Penso di essere pronto. A volte la gente pensa che non conosco il campionato, che non ho esperienza in Europa ma è il calcio. So cosa sta succedendo nei club, negli spogliatoi. Ho lavorato per ottimi allenatori e voglio condividere queste esperienze… voglio insegnare”.

All’Everton ho spiegato al presidente la mia filosofia e strategia. Ma ovviamente è comprensibile la loro scelta di Lampard. Quando si ha l’opportunità di prendere lui che conosce meglio di me, forse, la Premier è ovvio su chi ricada la scelta. Al Watford mi hanno detto che avevano bisogno di un allenatore in fretta e hanno optato per Roy Hodgson. È stato un onore parlare con loro ed è importante che io abbia iniziato ad avere queste conversazioni”.

Lo stesso Cannavaro aveva anche spiegato, tempo fa, quanto la sua esperienza in Asia lo avesse formato: “L’esperienza in Cina è stata molto formativa: ho fatto il manager a trecentosessanta gradi, non pensavo solo alla squadra, ho costruito il centro sportivo, lavorato sul nuovo stadio. Evergrande era, per importanza, uno dei primi cinque club dell’Asia. La proprietà è stata subito chiara: mi ha chiesto di ringiovanire radicalmente la rosa, che ho portato da 33 anni di media a ventitré. Non erano tutti Paulinho e Talisca. Un titolo nazionale, due secondi posti, la semifinale della Champions asiatica. In Cina le cose sono precipitate nell’ultimo anno e purtroppo la crisi mi è costata qualche rinuncia pesante”.

 

 

 

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