Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, ha detto la sua sul caso Lukaku, toccando anche altri temi. Ecco le sue parole: “Rischiamo di dire sempre le stesse cose, io sono convinto che il nostro mondo da solo non possa contrastare una cosa di questo tipo. I segnali stanno arrivando, le società allontanano chi si rende protagonista di questi episodi. Da parte dei calciatori, credo ci sia la consapevolezza che tutti quanti insieme debbano trasferire meglio lo spirito dello spogliatoio e del campo anche all’esterno. Grazia a Lukaku? Beh, io sono anche vicepresidente federale… È stata una cosa condivisa e credo sia anche un segnale dato all’esterno.
Caso Juventus? Io credo che la situazione non vada commentata, non sono solito prendere posizioni farlo quando c’è di mezzo la giustizia sportiva. Sono sicuro che la professionalità delle persone coinvolte sia la miglior garanzia.
Seconde squadre? Il messaggio passato è invece positivo: mi auguro che altre squadre, insieme alla Juventus, si avvicinino a qualcosa che abbiamo visto cosa possa dare a livello tecnico-sportivo. Avremo sempre ragazzi che avranno bisogno di un passaggio nelle categorie inferiori, altri nelle seconde squadre, altri pronti per il salto immediato. Non dobbiamo toglierci nessuna delle frecce al nostro arco”.
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